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Isola di San Giulio sul lago d’Orta: itinerario dello spirito
Scoprire Orta San Giulio
In barca all’isola San Giulio
Sensazioni insolite sull’isola San Giulio
Il traghetto attracca lento all’isola San Giulio per poi riprendere la sua rotta dettata dal movimento delle acque del lago. Un silenzio improvviso e quasi rumoroso ci avvolge immediatamente. I pochi visitatori dell'isola di questa giornata d'inizio gennaio si disperdono intorno a noi e, in pochi secondi, restiamo soli sul molo. L’isola è quasi interamente occupata dall’abbazia benedettina Mater Ecclesiae dove, ancora oggi, vive un numero esiguo… di monache di clausura. Iniziamo a camminare affascinati da ogni particolare che riusciamo a scorgere, incediamo lenti con la consapevolezza che comunque non impiegheremo molto a visitare l’isola visto i 650 metri di perimetro. Il percorso da seguire è obbligato ed a guidarci sono stati allestiti dei cartelli volanti con aforismi e suggerimenti in quattro lingue “Ogni viaggio comincia da vicino”… Il tracciato è ciottolato, spesso sormontato da volte di pietra nuda che hanno ormai troppo anni e chissà quante storie da raccontare, ai lati della stradina, alcuni laboratori d’arte come La casa della maga si alternano all’interno dei vecchi edifici dai muri spessi. L'isola San Giulio appare come una piccola fortezza, inespugnabile ed inespugnata! Nel silenzio delle case e delle antiche botteghe si alza un canto dolce ma deciso e coinvolgente. Le monache stanno presenziando alla funzione domenicale nella chiesa del monastero. Queste figure alte, basse, magre e grasse si celano dietro un confessionale, nei posti già assegnati da tempo alle loro persone, come fantasmi si muovono quasi danzando nelle tuniche nere, nascoste completamente dietro il tessuto uniforme. Nonostante gli abiti delle monache di clausura non siano caratterizzati da colori brillanti, mi ricordano lontanamente alcune immagini dei dervisci rotanti della Turchia centrale. Per queste donne che seguono la regola di clausura è vietato uscire dal monastero e quindi mostrarsi in pubblico. Vivono isolate nei loro spazi inaccessibili ai visitatori e manifestano la loro esistenza solo con i canti alle funzioni religiose dell’abbazia. All’interno del monastero si svolgono alcune attività interessanti come il restauro di tessuti antichi. Le monache utilizzano ancora vecchi telai a mano con i quali riescono a produrre tessuti di alta qualità, inoltre grande importanza viene data alla pittura religiosa. Personalmente ho difficoltà riesco a capire la loro scelta di isolarsi del tutto dal mondo, dalle persone e dagli affetti... però, dopotutto, come ci dicono anche i grandi scrittori e storici del nostro tempo (per esempio lo scozzese William Dalrymple), molti sono gli uomini che scelsero la via dell’isolamento e dell’eremitismo, solo che nel nostro mondo occidentale sono sempre meno quelli che imboccano questa strada per raggiungere una più elevata spiritualità ed elevarsi verso Dio, mentre sono in aumento i giovani che si allontano parzialmente dalle città e dalla società per dedicarsi a pratiche bucoliche in luoghi montani e questo, in tutta sincerità, lo riesco a comprendere meglio...
Sul culmine del Sacro Monte di Orta, patrimonio UNESCO
Quando andare: Orta San Giulio e l'isola San Giulio sono belle da visitare tutto l'anno. L'autunno e la primavera sono le stagioni con le temperature più miti ed i visitatori non sono ancora troppi. In estate il lago è affollato ed in certe giornate umide, le temperature alte sono davvero fastidiose. In inverno sul Sacro Monte è possibile trovare neve, ma le temperature sul lago sono più miti di altri luoghi.
Come raggiungere Orta San Giulio: da Milano, Orta San Giulio è raggiungibile in circa 1 ora e 20 minuti (87 km circa) percorrendo prima l’autostrada A8 fino a Gallarate e poi seguendo la E62 in direzione Borgomanero e poi Orta San Giulio - Lago d’Orta. Da Torino si segue l’A4 fino a Biandrate e poi l’A26 verso Borgomanero ed il lago d’Orta. (129 km circa)
Per noleggiare una bici nei dintorni di Orta San Giulio si può fare riferimento al campeggio Royal di Pettenasco situato a soli 4 km dal borgo. Per trovare qualche itinerario da affrontare in moutain bike o in bici da corsa nei dintorni del lago d'Orta potete consultare il sito del Bike hospitality del lago d'Orta. Se volete trascorrere qualche giorno nei dintorni e scoprire le più belle escursioni in montagna e magari essere accompagnati da chi le conosce alla perfezione, potete fare riferimento agli amici di Italian Mountains Infine, per trovare ulteriori dettagli sui luoghi ed i percorsi, potete collegarvi al portale turistico del lago.
Il Lago d'Orta si trova in territorio piemontese a pochi chilometri di distanza dal Lago Maggiore (merita una visita anche solo per un giorno), un bacino naturale pieno di attrattive e luoghi anche un po' misteriosi come l'eremo di Santa Caterina dal Sasso.
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Vero
ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!
EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!
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Ultimi commenti
Tutte le bici elettriche necessiterebbero comunque di una regolamentazione per l'uso in montagna , visto che la continua evoluzione le porta ad assomigliare a moto da fuoristrada piu che biciclette.