Ormai è qualche anno che sono in circolazione
dispositivi GPS per l'outdoor e sempre più sono gli appassionati che si affacciano al mondo digitale per la pianificazione e progettazione dei propri
trekking in montagna o delle proprie
uscite in mountain bike. Per organizzare e creare le proprie tracce GPS da esportare sui dispositivi, ci si deve affidare a software cartografici spesso di proprietà delle aziende produttrici degli stessi GPS ma esiste una valida alternativa open source, cioè completamente gratuita e fruibile da tutti:
QLandkarte.
Il programma, nella sua
versione GT (esiste anche una versione M per dispositivi mobili) è liberamente scaricabile a
questo link mentre una guida dettagliata in inglese del software si trova in
queste pagine. La
guida, precisa ed esauriente, aiuta notevolmente nei primi passi alla scoperta di questo programma che si propone come l'alternativa free a
Mapsource di Garmin o a CompeGPS, per fare degli esempi.
Prima cosa da fare è, evidentemente,
installare il software. Dopo aver scaricato il file dal link precedentemente indicato (per windows vista e 7), avviare l'eseguibile e seguire le istruzioni del wizard che apparirà. Prima dell'installazione del programma vero e proprio, il suddetto wizard controllerà se sul vostro PC è installato
FWTools 2.4.7 ed in caso contrario provvederà a scaricarlo ed installarlo. Terminata la procedura d'installazione, potrete avviare il programma che la prima volta si aprirà senza mostrare alcuna mappa. Per visualizzare la vostra prima
mappa potrete dunque premere il tasto F1 ed attivare la finestra in cui sono elencate le mappe disponibili (in basso a destra): per il momento, per effettuare una prova e prendere dimestichezza con il programma, potrete visualizzare le
mappe OSM (openstreetmap) direttamente online, trascinandola, zoomandola e lavorandoci a vostro piacimento.
Nel caso di utilizzo outdoor invece, sempre per restare completamente open source, esistono le mappe
OpenMTBmaps.
In questo caso è consigliabile scaricare le mappe (vengono costantemente aggiornate dalla community che collabora alla sua compilazione: vi sono mappe di tutto il mondo e particolarmente dettagliata è quella delle alpi!) ed installarle sul proprio PC. Anche in questo caso è scaricabile un file eseguibile (*.exe) che vi faciliterà il compito nell'installazione: seguite le istruzioni del wizard e non avrete difficoltà ma se volete andare sul sicuro potete leggere la
Guida all'installazione di OpenMTBmap su PC e dispositivi GPS.
Una volta installate le mappe, dovrete aprirle in Qlandkarte GT: in questo caso dovrete selezionare la voce Apri Mappa dal menù File della barra dei comandi (in alto a sinistra) del programma. Vi si aprirà la finestra da cui selezionare la mappa tra le vostre cartelle: aprite la cartella in cui avrete estratto le mappe e qui, tra i tipi di file in basso, scegliete "Garmin (*.tdb)" ed aprite il file mapset.tdb Ora dovrete scegliere il file immagine che rappresenterà la mappa base su Qlandkarte: potrete optare per il file mapset.img, più piccolo e veloce, o per il file mapset_mdr.img, più pesante ma più dettagliato. Terminata questa procedura avrete concluso il caricamento delle mappe openmtb e potrete vederle ed utilizzarle nella schermata principale del software.
Una volta terminata questa prima fase di installazione, si potrà procedere alla creazione/modifica delle proprie
tracce GPS. Se volete pianificare a tavolino un viaggio o un itinerario potete seguire la dettagliata
guida Qlandkarte: come creare una traccia GPS, che vi aiuterà nella realizzazione passo per passo delle vostre tracce.
Per spostarsi sulle mappe, utilizzando la finestra dei comandi in alto a sinistra (vedi immagine), si potrà muovere la mappa, zoomarla o centrarla. Per lavorare su una traccia già disponibile (ad esempio scaricata gratuitamente tra quelle disponibili nell'
area download di Life in Travel), sarà sufficiente aprirla selezionando la voce
Apri dati Geo dal menù
File del programma. I file supportati sono quelli con estensione *.qlb, *.gpx e *.tcx. Una volta aperta la traccia, per visualizzarla sulla mappa la si dovrà selezionare dal sommario del progetto (al centro nella barra di sinistra) in maniera tale da farne apparire la descrizione nella finestra in basso a sinistra. Cliccandovi sopra con il tasto destro del mouse, si potrà quindi scegliere la voce
Zoom della vista che centrerà la mappa esattamente sulla vostra traccia (potete anche usare il doppio click).
Sfruttando quindi le voci del menù
Traccia si potrà iniziare a modificare dividendo, unendo, tagliando... a piacimento la nostra traccia. Per maggiori informazioni su come modificare una traccia già esistente in Qlandkarte GT vi rimando alla relativa sezione del
tutorial ufficiale (in inglese), in attesa di realizzare una guida specifica.
Una volta creata/modificata/scaricata la traccia GPS che ci interessa, dovremo caricarla sul nostro dispositivo GPS per poterla poi seguire nella realtà. Si dovrà quindi connettere correttamente il nostro dispositivo con il software QLandkarte GT e per questo dovremo collegare il GPS stesso al computer, selezionare la voce Generale dal menù Configura in alto. Qui sceglieremo la scheda Dispositivo e Trasferimento in cui procederemo a scegliere prima la marca (lista in alto) e quindi il modello (lista Tipo) del nostro dispositivo (per esempio Garmin nella marca ed Edge 205 nel Tipo...se non appare il modello significa che i driver del dispositivo stesso non sono installati e quindi dovrete provvedere a farlo). Una volta configurato il vostro dispositivo potrete caricare mappe (selezionate la mappa nella scheda in basso a sinistra e quindi dal menù Mappa scegliete la voce Carica) o tracce (dal menù Traccia scegliete la voce Carica o Scarica a seconda che vogliate eseguire l'upload o il download delle vostre tracce).
Questa breve guida al programma Qlandkarte vuol essere solo un punto di inizio per i principianti e se qualcuno volesse dedicarsi a estendere il contenuto di questo articolo lo può liberamente fare commentando l'articolo stesso o
contattandoci.
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico