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Giro del Sass de Putia in MTB | La Val di Funes fuoristrada

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Sass de Putia in MTB Sass de Putia in MTB lifeintravel.it
Le Dolomiti lasciano sempre il segno: ogni itinerario MTB percorso in prossimità dei Monti Pallidi riempie gli occhi di meraviglie oltre, ovviamente, a mettere alla prova la resistenza fisica dei bikers. Il giro del Sass de Putia in MTB è un tracciato ad anello che si sviluppa dalla Val di Funes altoatesina, costeggiando le vette rocciose del gruppo delle Odle e regalando scorci indimenticabili sulle montagne della regione.
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Sass Putia in MTB lifeintravel.it
discesa bosco

In salita da Santa Maddalena

Da Santa Maddalena, frazione del comune di Funes, dopo aver parcheggiato l'auto in uno degli spazi gratuiti situati ai margini del centro,  inizia l'itinerario MTB intorno al Sass de Putia. La strada asfaltata, da subito in salita, lascia presto spazio ad una sterrata che si inoltra nel bosco. 
Si guadagna quota, dolcemente, respirando i profumi di queste altitudini. Ci si trova presto a 1700 m di quota incontrando Malga Zannes e proseguendo fuoristrada tra le fresche fronde boschive. Poche centinaia di metri e un primo scorcio sulle Odle lascia a bocca aperta. odle in mtbQueste vette dolomitiche, alcune delle quali superano i 3000 m di quota, hanno forme severe, disegnate dal vento e dal tempo.
Si risale in sella per continuare l'ascesa verso Malga Gampen, a quota 2062 m, tra prati fioriti e nuovi traguardi da raggiungere. Una sosta alla malga è consigliata, magari per bere qualcosa di rinfrescante... ma attenzione a mangiare troppo, la salita non è ancora finita!salita malga gampen

Il Rifugio Genova e l'anfiteatro dolomitico

Se pedalare fino a Malga Gampen è stato mediamente impegnativo, arrampicarsi (è il termine più opportuno!) fino all'ingresso del Rifugio Genova, 240 m più in alto e 800 m più in là, può sembrare follia.
Dalla malga l'ampia sterrata non lascia spazio ad indecisioni: senza alcun ripensamento, nè pietà, la strada taglia la montagna in verticale portandosi oltre i 2300 m in poche centinaia di metri.salita rifugio genova
Il rifugio Genova appare dietro la curva come un miraggio: il tratto più duro di questa prima parte dell'itinerario è ormai alle spalle. 
Poco oltre il rifugio Genova il sentiero si stringe divenendo un single trail a dir poco panoramico. anfiteatro dolomitiTenendo la via più bassa, quella a destra, si percorre un trail leggermente tecnico che prosegue in piano, o leggera discesa, in uno degli scenari più belli del percorso: il gruppo delle Dolomiti di Sesto, le Odle, il gruppo del Sella e la Regina incontrastata, la Marmolada, sfilano uno dopo l'altro mostrando gli abiti più belli. Davanti alle ruote appare invece l'inconfondibile sagoma del Sass de Putia, 2875 m di roccia spigolosa e candida.leo vero e nala sass de putia
Dopo la fatica per raggiungere l'anfiteatro dolomitico si può pensare finalmente a rilassare i muscoli godendo della bellezza dei luoghi. Per un lungo tratto si pedala in quota ma, ben presto, si deve essere pronti a recuperare la concentrazione per una breve discesa, a tratto tecnica, che ci porterà fino a quota 2100 m.  Il giro in MTB del Sass de Putia, a questa altitudine, attraversa i prati ai piedi del massiccio che sono punteggiati da eleganti baite in legno. Mentre si sogna di restare a vivere in questo scenario incantato, la sterrata avanza veloce regalando, ancora una volta, vedute fiabesche.giro del sass de putia

Il Sass Putia... da diversi punti di vista

Le malghe vivaci dell'altopiano, che in estate è ancora colorato dalle fioriture di pulsatilla, genzianelle, arnica e soldanella alpina, scompaiono alle nostre spalle nei pressi del Gömajoch dove il single trail inizia a scendere sulla sinistra, in direzione nord-ovest. Stiamo girando intorno al Sass de Putia portando i nostri cavalli d'acciaio nella parte più settentrionale sfiorata dal massiccio e la storia non cambia: le Dolomiti rapiscono la vista ad ogni colpo di pedale.  single trail odleIl Sass de Putia, Peitlerkofel in tedesco, si trova all'interno del parco naturale Puez - Odle e, grazie al suo isolamento, appare inconfondibile. Alternando tratti tecnici a situazioni più semplici si giunge in prossimità dell'Ütia de Göma dove proseguiremo a sinistra. Il single trail diventa via via più sassoso e tecnico man mano che si avvicina alla parete del Sass de Putia e ci si trova costretti a spingere la bici per circa 10 minuti. Superato il tratto più ostico si ritorna a pedalare su facile sterrata panoramica fino al Passo delle Erbe.flora dolomiti

Il Passo delle Erbe e la discesa

Il Passo delle Erbe è un valico secondario e, per questo motivo, poco frequentato dalle automobili. passerella in leno mtbDal passo il Sass de Putia si mostra in tutta la sua maestosità e varrebbe la pena giungere fin qui solo per poter assaporare con gli occhi questa vista. Il nostro itinerario MTB lascia il valico scendendo su asfalto per due tornanti prima di imboccare un single trail tecnico sulla destra. Poco più avanti si riemerge nuovamente su asfalto per un altro breve tratto. Lo sterrato torna presto ad essere il protagonista di questa avventura accompagnandoci lungo una facile risalita fino a quota 1880 m. nalaNonostante tutto il dislivello già superato, questa breve fatica ha il potere di ritemprare lo spirito tra il suono dell'acqua  e la frescura della vegetazione. Cammuffati alla vista degli animali selvatici dagli arbusti del sottobosco potrebbe anche capitare di imbattersi in qualche capriolo. All'altezza dell'Edelweiss, punto sosta ideale per una birra o una radler, si torna nuovamente su asfalto per 1,5 km. Lo sterrato e l'asfalto si daranno il cambio fino a Santa Maddalena per chiudere il cerchio di questo itinerario sulle Dolomiti dell'Alto Adige.
 
 
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Vero

ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!

EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!