Un itinerario MTB di più giorni, sullo stile delle mitiche transalp ma concentrato nel territorio del Trentino Orientale: il Grand Tour del Dolomiti Lagorai Bike è un anello che attraversa territori vicini ma molto diversi tra loro unendo la selvaggia catena del Lagorai alle più frequentate ma sempre spettacolari Dolomiti trentine. Salite toste, discese divertenti, panorami da urlo e passaggi da brivido... questo e molto altro si racchiude nel percorso che si snoda tra Valsugana, Val di Fiemme, Val di Fassa e Primiero.
Dati tecnici
Dolomiti Lagorai bike | Trentino
I dati che trovi qui sotto sono riferiti al tour da noi affrontato, senza la tappa in val di Fassa e con due trasferimenti da Cavalese a Pampeago e da Fiera di Primiero al rifugio Refavaie.
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
Levico Terme
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Tempo |
4 giorni
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Dislivello |
Tappa 1: 2340 m
Tappa 2: 800 m
Tappa 3: 2230 m
Tappa 4: 1630 m
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Lunghezza |
Tappa 1: 65 km
Tappa 2: 28 km
Tappa 3: 55 km
Tappa 4: 60 km
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Tipologia di strada |
50% asfalto
50% sterrato/single trail
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VALUTAZIONE
Difficoltà |
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Panorama |
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Dolomiti Lagorai Bike | 1100 km di percorsi MTB
In realtà l'appellativo Dolomiti Lagorai Bike identifica una vasta area in cui sono presenti oltre mille chilometri di strade e sentieri adatti alla mountain bike, localizzata come già detto nel Trentino orientale tra le Valli di Fiemme, Fassa, Primiero e Valsugana. In questa zona si trovano decine di
percorsi MTB di una giornata, molti dei quali tabellati e segnalati attraverso un numero che ne rende facile l'individuazione, riportato anche sulle mappe disponibili presso i vari uffici delle Aziende del Turismo locali. Per i più tecnologici, dotati di GPS o smartphone con
App per l'outodoor installata.

Dolomiti Lagorai Bike | Il Grand Tour
Per chi ama i viaggi in bici ed in particolare i tours in MTB di più giorni, è stato studiato un percorso ad anello che copre tutte le aree citate precedentemente. L'itinerario è percorribile sia in senso orario che in senso antiorario e lo si può portare a termine in un periodo che varia dai quattro ai sette giorni... chiaramente se siete degli Ironman o volete godervi il territorio più lentamente potete accorciare o allungare la vostra permanenza a piacimento.
Essendo un percorso ad anello, lo si può iniziare da un qualsiasi punto in una delle valli coinvolte, per poi concludere il percorso al punto di partenza. Indicativamente il percorso completo è di 240-250 chilometri con un dislivello in ascesa tra gli 8000 m e i 9000 m a seconda che lo si affronti in senso orario o antiorario.

Nel dettaglio il percorso - affrontato anche da noi - partendo da Levico Terme in
Valsugana, segue la
pista ciclabile della Valsugana nei primi chilometri fino a
Borgo Valsugana dove inizia l'ascesa al
passo Manghen che conduce a
quota 2047 m lungo una strada lunga e tortuosa. La discesa sul versante opposto conduce in
Val di Fiemme dove si può concludere la prima tappa, tutta su asfalto, fermandosi per esempio a Castello di Fiemme o Cavalese.

Il giorno seguente si riprende a salire fino al passo Pampeago sempre su asfalto da Tesero. L'alternativa più comoda - quella consigliata anche nel percorso ufficiale - è quella di pedalare fin poco oltre Predazzo e sfruttare l'
impianto di risalita per raggiungere il passo Feudo e di qui scendere al passo Pampeago. Esiste infine un'alternativa in fuori strada per i più allenati ma tenete presente che alcuni tratti della
salita al passo Feudo descritta in questo itinerario hanno pendenze davvero proibitive. Si sconfina in Alto Adige per concludere il
bellissimo giro del Latemar, anello principalmente su fondo sterrato che passa da Obereggen, il lago di Carezza ed il passo Costalunga per poi rientrare in Trentino e raggiungere
Moena di Fassa con una veloce e lunga discesa.

Chi ha un po' di tempo a disposizione può dedicare una giornata al percorso ad anello in val di Fassa previsto dalla terza tappa del Grand Tour del Dolomiti Lagorai Bike. L'itinerario - che personalmente abbiamo evitato per questioni di tempo - raggiunge
Pozza di Fassa, risale il crinale fino al rifugio Buffaure di sotto tramite l'ausilio degli impianti. Da qui si passa per la val Jumela e si ridiscende fino a Sorapera e Canazei. Dopo qualche chilometro sul fondovalle, fino a Mazzin, ci si inerpica nuovamente per raggiungere il rifugio Gardeccia e rientrare a Moena lungo un percorso ai piedi del gruppo del Catinaccio.

Dopo la giornata dedicata alla Val di Fassa, da Moena si riparte nuovamente in salita percorrendo una bella strada sterrata che conduce fino al
passo Lusia. Anche in questo caso è possibile sfruttare gli impianti presenti per limitare lo sforzo. Dal passo una bellissima e panoramica strada conduce verso malga Canvere e malga di Bocche, con splendidi panorami sulle
pale di San Martino. Qualche metro a spinta e ci si tuffa in discesa nella valle del Diavolo fino al centro del parco faunistico di Paneveggio.

Una sosta è d'obbligo prima di riprendere a salire su sterrato. La strada forestale costeggia la statale del passo Valles in val Travignolo fino a raggiungere il bivio per la val Venegia, splendidamente adagiata ai piedi del gruppo delle pale di San Martino. Una sosta in malga e si riparte con un percorso zigzagante ma mai troppo impegnativo per raggiungere la quota massima del tour a 2170 m circa, nei pressi di due laghetti spettacolari. Dopo la salita c'è sempre la discesa che in questo caso prima raggiunge passo Rolle e poi conduce a San Martino di Castrozza, in parte su asfalto e in parte su sterrato.

L'ultima fatica del tour riconduce nel selvaggio e poco frequentato Lagorai. Si sale e si scende restando in quota fino a raggiungere la forcella di Calaita e il bel laghetto. Proseguendo si raggiunge Canal San Bovo e ci si inoltra in
val Vanoi, un territorio incontaminato con molti itinerari adeguati a bikers di ogni livello. La salita sterrata che parte immediatamente prima del
ponte Refavaie, inizia dolce per farsi più "cattiva" man mano che si prosegue. Il monte Cauriol, teatro di aspri combattimenti durante la Grande Guerra, resta lì immobile ad osservare l'avanzata mentre, quando l'orizzonte si allarga dietro le peccete, Cima D'Asta domina il paesaggio. Si giunge, non senza fatica, al
passo Cinque Croci che segna lo spartiacque tra Primiero e Valsugana. Si sente già profumo di rientro... cresce la soddisfazione per avercela fatta mista al rammarico per l'imminente conclusione.

Mancano però ancora parecchi chilometri anche se la salita è terminata. Si scende in val Campelle per raggiungere il fondo valle nella zona di Spera, Strigno e Scurelle. Da Castelnuovo si imbocca la pista ciclabile della Valsugana per seguire a ritroso il percorso fatto all'andata e giungere a Levico dove si può chiudere l'esperienza con un tuffo nel lago.
Il sito ufficiale del progetto Dolomiti Lagorai bike è www.dolomitilagoraibike.it mentre per maggiori informazioni sulle zone attraversate potete fare riferimento ai siti delle rispettive aziende per il turismo:
Valsugana,
Val di Fiemme,
Val di Fassa e
San Martino-Primiero