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Da Resia al lago di Garda in bici con i miei studenti

Mi chiamo Angelo e sono un professore di Scienze Motorie presso due scuole secondarie di Bergamo, quest'anno (il terzo di fila, ma anche il più difficile per ovvi motivi) ho deciso di organizzare una biciclettata estiva dedicata ai miei alunni e non solo, dai 10 ai 14 anni, in collaborazione con l'associazione Bike Up Asd. Quando abbiamo ricevuto le adesioni e le iscrizioni eravamo quasi increduli: 40 ragazzi/e (miei alunni o alunne e non solo), otto adulti accompagnatori e due super cuoche che ci hanno seguito con un furgone per tutto il tragitto. C'era anche un camper di supporto, viste le condizioni particolari di quest'anno.

Dati tecnici

Dal lago di Resia al lago di Garda in bici

DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo Resia/Riva del Garda
Tempo 5 giorni
Dislivello
860 m circa
Lunghezza 237 km 
Tipologia di strada  100% asfalto
Bici consigliata
Bici da viaggio
Bici da strada
Gravel
VALUTAZIONE
Difficoltà Facile
Panorama Splendido
QUANDO ANDARE
GiugnoLuglioAgostoSettembreOttobre

01 resia garda con gli studenti

Day 1 Curon - Laces

Il ritrovo è a Sotto il Monte, un pullmann con carrello enorme porta bici ci ha trasportato fino a Curon in Val Venosta. 01 alpi garda in biciPer chi non lo conoscesse è un bellissimo paesino a ridosso del lago di Resia; questo lago è particolare perché ha un campanile che affiora dall'acqua appartenente alla chiesa di un paese sommerso dopo la costruzione della diga. 01 alpi garda in bici lago di resiaDopo aver scaricato le 48 bici e aver pranzato al sacco costeggiamo tutto il lago per poi scendere fino al paese di Glorenza (stupendo borgo medievale). 01 ciclabile val venosta in biciLi io inizio la mia avventura in tandem con Andrea (un mio alunno molto speciale) e sua mamma Luisa che partecipano a questo viaggio da tre anni anche loro.01 resia garda con gli studentiI paesaggi stupendi della val Venosta ci accompagnano lungo tutto il tragitto e concludiamo la nostra prima tappa a Laces dopo ben 68 Km (quasi tutti in discesa) dove ci aspetta la cena con arancini e vitello tonnato nonché il meritato riposo al palazzetto del ghiaccio (senza ghiaccio😉)01 tra i vigneti

Day 2 Laces- Bolzano

Sveglia alle sette dopo che alle due e mezza è arrivato un temporale notturno; per fortuna la giornata è splendida.02 ciclabile adige Tutti di nuovo in sella alla propria bici e via lungo la ciclabile che ci porta verso Merano passando per un castello, per il birrificio Forst e un punto panoramico molto bello poco sopra a Merano. 02 punto sosta ciclabile adigePausa pranzo nel paese di Lana (molto grande tra l'altro) per poi ripartire in direzione di Bolzano dove ci accolgono per la notte i "Salesiani" in una palestra Bunker. Dopo cena, facciamo un giretto nel centro storico della città e poi tutti a nanna perché la stanchezza è tanta visti i 60 Km percorsi anche oggi.02 val venosta in bici adige

Day 3 Bolzano - San Michele all'Adige

Si riparte da Bolzano per il terzo giorno di pedalata, i ragazzi iniziano a prenderci gusto e il fatto di spostarsi in bici diventa per loro la normalità, soprattutto a Bolzano scoprono una città quasi completamente "ciclabile"... 03 ciclabile insiemeSarebbe fantastico se anche Bergamo diventasse così in futuro. La tappa per il pranzo di oggi è un po' più lunga del solito (3 ore) ma solo perché si va al Parco Acquatico di Egna, adiacente alla pista ciclabile, con piscine, scivolo e trampolini per i tuffi. Dopo esserci rinfrescati e divertiti un sacco, ripartiamo lungo la ciclabile dell'Adige che costeggia il fiume, i meleti e in lontananza anche l'autostrada. L'unico problema è che qui il pomeriggio il vento soffia dalla parte opposta alla direzione di marcia e siccome è un percorso pianeggiante, c'è da pedalare... Eccome! In ogni caso arriviamo a destinazione a San Michele dove troviamo un altro bel palazzatto dello sport che si trasforma in un dormitorio e una cucina nel centro sportivo per mangiare pasta e frittata calde, grazie alle nostre super cuoche! 03 verso trento in biciC'è anche il tempo per fare una super sfida di calcio a 5 in palestra (i ragazzi sono sorprendenti e instancabili😅). Poi dopo momento relax con i giochi in scatola e quindi nanna. 

04 notte in palestra

Day 4 San Michele all'Adige - Rovereto

 

Ormai tutti i ragazzi e le ragazze si sono abituati ai ritmi del gruppo: dopo aver sgonfiato il materassino, rimesso le proprie cose nel borsone, essersi preparati con l'abbigliamento tecnico (ma non troppo) e aver fatto colazione si rimettono in sella alla bici con entusiasmo pronti per una nuova avventura.04 in viaggio verso il garda Tappa pianeggiante con pausa pranzo a Trento, visita del centro storico con gelato e acquisto di souvenir per poi ripartire in direzione di Rovereto. 04 trentoAnche qui troviamo il vento contro e facciamo un po' di fatica soprattutto negli ultimi dieci chilometri (anche io e Andrea con il tandem elettrico subiamo un po' il vento contrario ma teniamo duro). Arrivati a Rovereto ci ospita l'ostello e non ci sembra vero di dormire in dei letti con materasso.Questa sarà l'ultima notte di questo viaggio indimenticabile.

Day 5 Rovereto - Riva del Garda

Ultima "fatica" per i nostri eroi, la tappa più corta (circa 20 Km) ma anche la più bella e particolare.05 pedalando verso il garda Infatti alla mattina ci svegliamo e piove a dirotto, aspettiamo un paio d'ore in ostello e poi io e il nostro caposquadra Ronzo decidiamo che è ora di partire e di affrontare il percorso sotto una pioggia battente. Per un'ora ci facciamo una bella doccia, ma questo non ci ferma, anzi l'entusiasmo per questa dis-avventura cresce a dismisura. Arrivati in cima alla salita, iniziamo la discesa verso Torbole e Riva del Garda, a questo punto non piove più e ci godiamo il paesaggio del lago dall'alto. 05 verso il lago di gardaArrivati a destinazione ci pappiamo una bella porzione di cotoletta e patatine fritte da asporto; qualcuno dei più temerari ha pure avuto il coraggio di tuffarsi nell'acqua freschina del lago. Qui finisce il mio resoconto di un'esperienza unica ed indimenticabile.05 lago di garda raggiunto Spero di poterne organizzare e poter partecipare a tante altre perché "danno" tanto sia a me che ai miei ragazzi e ragazze. Ringrazio Ronzo e tutta la BIKE UP ASD per aver reso un sogno realtà anche quest'anno😊

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    Leo · 1 anni fa
    @Adriano Aguzzi Ciao Adriano, sono solo in parte d'accordo con te. Hai ragione che l'eccesso di bici elettriche e la crescita enorme del cicloturismo ha portato a un sovraffollamento dei tratti ciclabili più conosciuti. E hai ragione anche a sostenere che spesso c'è una mancanza di conoscenza del mezzo e rispetto del codice della strada (che è valido anche per le ciclabili). Tra l'altro tu l'hai percorsa in luglio e in salita, entrambi fattori penalizzanti. Dire però che "la statale è meno pericolosa" mi sembra un'affermazione un po' sproporzionata. Inoltre il 'traffico' su quelle ciclabili si limita a luglio e agosto quindi con una pianificazione migliore si può tranquillamente evitare. In definitiva, a mio parere meglio avere una pista ciclabile trafficata (solo 2 mesi l'anno!!! ), piuttosto che non averne affatto. Poi un ciclista più esperto o evoluto può, come hai fatto tu, trovare delle alternative valide anche su strade secondarie.
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    Adriano Aguzzi · 1 anni fa
    A luglio ho fatto l'intera Val Resia da Merano fino al Reschenpass e poi giù a Nauders/Martina (e poi di nuovo su verso Samnaun). Non lo consiglio. È un'autostrada per bici elettriche, frequentatissima e anche abbastanza pericolosa a causa dell'immenso traffico. La maggior parte degli e-bikers sono persone chiaramente non abituate a fare sport ciclistico che si sono messi in bici per la prima volta in 50 anni, non sanno prendere le curve, e vanno a velocità troppo alta. soprattutto la tratta di 30km da Merano verso Nord è un disastro. In parte ho fatto la Strada Statale perchè era meno rischiosa della ciclabile. Per distendere i nervi, la Val Resia non è il posto giusto. 🙁 Il progetto di costruire 100km di ciclabile è in sè lodevole, ma lo hanno commercializzato a tutto spiano. Il che è comprensibile, ma adesso è turismo di massa, e siccome con le bici elettriche non si fa nessuno sforzo, sulla Val Resia è ormai la grande migrazione dei popoli. In quella zona molto piû bello, e meno frequentato, è il percorso dal Lago di Santa Giustina attraverso il Passo di Castrin, e poi una epica discesa su Merano. Simile in termini di impegno.
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    ciappi357 · 2 anni fa
    grande Angelo, bellissima iniziativa, cosi insegni alle nove generazioni alla ciclo turismo, speriamo che qualche tuo studenti
    coltivi la passione ...
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    Angelo Facheris · 2 anni fa
    @Andrea Pedretti Ciao Andrea, grazie per i complimenti, sono anch'io un allenatore di pallavolo tra l'altro... Grande che vuoi far vivere questa esperienza alle tue allieve! Per maggiori info o contatti cercami in Facebook e scrivimi in Messenger senza problemi.
    Angelo Facheris (immagine del profilo Co me seduto su una panchina a bordo lago, controsole).
    Ciaoooo!
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    Andrea Pedretti · 2 anni fa
    Ciao Angelo , complimenti per l’iniziativa! Sono allenatore di pallavolo nella provincia di Como e mi piacerebbe far fare un’esperienza simile alle nostre atlete. Riesci a mandarmi qualche dettaglio più particolareggiato , dei contatti a cui rivolgermi o altre info per iniziare a muovermi concretamente ?

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    Veronica · 2 anni fa
    👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼Che dire complimenti al prof per la bella idea e ai ragazzi che hanno intrapreso con entusiasmo questa bella avventura!!!
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    Alessandro Bettinzan · 2 anni fa
    Mi sono commosso leggendo, penso alla fortuna di questi ragazzi, vivere una esperienza di viaggio, fatica e condivisione guidati da mani sicure, se la porteranno dentro anche senza saperlo, come bagaglio di esperienza formante. Bravi, brav, bravi
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    Leo · 2 anni fa
    @Daniele barison Ciao Daniele, credo che sia un'esperienza indimenticabile da far provare ai propri ragazzi quindi... dai dai dai, organizzati e portali (h5)
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    Leo · 2 anni fa
    @Stefania Non si può che essere d'accordo con quanto scrivi, Stefania... un'iniziativa super lodevole che merita di essere conosciuta e che Angelo, fortunatamente, non è l'unico a portare avanti (mi viene in mente il mitico Emilio Rigatti che da tanti anni fa lo stesso con i suoi studenti!) (beer)
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    Stefania · 2 anni fa
    Bravo, Angelo!! Oltre ad essere un prof sei un maestro....maestro di vita, per i tuoi ragazzi che impareranno tantissime cose importanti, oltre al valore dell'amicizia, dello sport come motore della società, del " chi la dura la vince"...queste iniziative andrebbero pubblicizzate ed incoraggiate, soprattutto in questo triste periodo storico..😉
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    Daniele barison · 2 anni fa
    Che meraviglia di esperienza sono un tuo "collega" tra medie e superiori e un giorno vorrei riuscire a proporre delle gite all'aria aperta come hai potuto fare tu. Daniele Barison
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    Francesca · 2 anni fa
    Buongiorno ho appena letto il suo meraviglioso racconto. I suoi ragazzi sono fortunati ad avere un professore come lei che gli ha fatto vivere un esperienza che si porteranno nel cuore per sempre. Complimenti e grandi Francesca
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    Alessandro · 2 anni fa
    Bravi. Questa dovrebbe essere l'Italia del futuro, ed una certa parte del nord si sta preparando a riceverla. Mentre al centro sud il pensare ad una gita simile è pura utopia. Di 40 sareste tornati la metà, perché falcidiati dal traffico.
Angelo Facheris

Mi chiamo Angelo e sono un professore di Scienze Motorie presso due scuole secondarie di Bergamo, quest'anno (il terzo di fila, ma anche il più difficile per ovvi motivi) ho deciso di organizzare una biciclettata estiva dedicata ai miei alunni e non solo, dai 10 ai 14 anni, in collaborazione con l'associazione Bike Up Asd.

               

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