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Come organizzare un viaggio in bici coi bimbi dai 6 anni in su
In due articoli precedenti ti ho raccontato di come organizzare un viaggio in bici coi bambini piccoli (fino ai 3 anni e dai 3 ai 6 anni). In questo articolo ti parlerò di come puoi pianificare un cicloviaggio coi bambini più grandicelli.
Come organizzare un viaggio in bici con i bimbi dai 6 anni in su
Giunti alla fase in cui tua figlia/tuo figlio pedala in autonomia con sicurezza e continuità (indicativamente intorno ai sei anni, ma ognuno ha i suoi tempi e non ci sono regole!), non ha più possibilità di essere trainato dalla bici del genitore anche perchè, con l'aumentare della taglia della biciclettina, risulta sempre più difficile collegarla a quella dell'adulto col connettore (ti spiego meglio il perchè in un prossimo articolo sull'attrezzatura). In questa fase dovrai quindi pianificare il cicloviaggio in funzione delle capacità e dei limiti fisici dei tuoi figli.
Il cicloviaggio è per i bimbi una “vacanza avventurosa”, perciò la dimensione del piacere e del divertimento deve prevalere su quella della fatica!
Inevitabilmente, rispetto ai cicloviaggi coi bambini di età inferiore, il chilometraggio diminuirà drasticamente. Questo non comporta che il viaggio perda in qualità, in quanto per il piccolo cicloviaggiatore ogni chilometro è ora guadagnato con le proprie gambe e per il grande cicloviaggiatore condividere la propria passione “alla pari” con il proprio figlio ripaga con una soddisfazione diversa, ma ugualmente intensa. Il chilometraggio poi, viaggio dopo viaggio tornerà a crescere...
Pianificazione delle tappe
Per pianificare le tappe, è bene già conoscere quanti chilometri e dislivello giornalieri tuo figlio può compiere. A questo scopo, è essenziale effettuare qualche giro giornaliero di preparazione prima del viaggio (ne parlerò più estesamente in un prossimo articolo sul periodo di preparazione al cicloviaggio). Considera comunque che è diverso pedalare un giorno singolo oppure più giorni consecutivi, di conseguenza pianifica tappe giornaliere che prevedano chilometraggio e dislivello inferiori rispetto alle prestazioni di tuo figlio nella singola giornata di preparazione. Altrettanto importante è la gestione della tappa, alternando utilmente soste a pedalate. Al giovane cicloviaggiatore servono brevi soste per riprendere fiato, ma anche soste più lunghe per giocare, esplorare la natura e le città... non dimenticare che stiamo compiendo un ciclo-”viaggio”!
A mano a mano che i bambini crescono, la loro possibilità di conoscere e apprezzare il territorio, la natura, la storia e la cultura del paese che si attraversa aumenta. Perciò, come quando erano più piccoli, la giornata non deve svolgersi solamente in sella. É bene prevedere una sosta discretamente lunga a metà giornata per permettere ai bimbi di riposarsi e di soddisfare le esigenze dei piccoli “turisti”.
Nel pianificare l'itinerario, prendi nota delle mete interessanti che toccherà (centri storici, musei, parchi naturali, luoghi turistici che possono interessare i gusti specifici di tuo figlio). Queste attrazioni diventeranno i veri obiettivi di ogni giornata sui pedali; motiveranno i ragazzi, dando loro la voglia di pedalare nonostante il caldo, il freddo, la fatica. Queste mete non dovranno necessariamente coincidere con la fine della tappa: potranno anche costituire il motivo della sosta centrale della giornata. Possibilmente evita di transitarvi la mattina (solitamente il momento più proficuo per i piccoli ciclisti), a meno che l'attrazione non sia di tale rilevanza da stravolgere per un giorno l'organizzazione della tappa. Se i punti di interesse coincidono con la fine della giornata in sella, prevedi di non arrivare troppo tardi nel pomeriggio. Considera che spesso a fine tappa i bambini sono stanchi e sono meno in grado di apprezzare le bellezze del territorio (talvolta anche una semplice passeggiata serale nel centro storico può essere già oltre le loro possibilità!). Tieni invece presente che i centri termali o le piscine si prestano bene a un fine tappa defaticante e rigenerante (oltreché divertente). Spesso questi posti hanno un orario di apertura serale, che vi permetterà di lasciare la bici, fare uno spuntino, cambiarvi e godervi appieno la nuotata.
Per quanto riguarda le soste brevi durante la pedalata, sono certamente necessarie al giovane cicloviaggiatore per bere, mangiare, vestirsi, riposarsi. I genitori devono però aiutare i bambini a razionarle: fermarsi e ripartire in continuazione farà perdere il ritmo e non aiuterà a mantenere la motivazione. Se sostiamo per mangiare qualcosa quindi, potremo anche controllare se le borracce sono piene, cambiare il vestiario o fare qualche fotografia ed evitare così di fermarsi nuovamente dopo poco per un'altra esigenza!
In questa fase, ancor più di prima, è fondamentale curare l'alimentazione dei giovani ciclisti con colazioni abbondanti e rifornimenti durante la pedalata. Te ne parlerò più approfonditamente in un prossimo articolo sull'alimentazione.
Dove pedalare con i bimbi
La scelta del tipo di strada quando i bambini iniziano a pedalare da soli l'intera tappa, converge sicuramente sulle piste ciclabili. Alcuni Paesi del nord Europa come Olanda e Danimarca offrono una rete di piste ciclabili tanto capillare da permetterti di pianificare qualsiasi itinerario (ti darò alcuni suggerimenti in un prossimo articolo sugli itinerari ciclabili che ho percorso con le mie figlie in Europa). In base alla padronanza del bimbo con la sua bicicletta e della sua capacità e abitudine nel guidarla anche in mezzo al traffico misto, potrai considerare anche itinerari su strade secondarie con scarso traffico. Anche in questo caso ti consiglio qualche uscita di una giornata da utilizzare come scuola guida prima di partire.
Rispetto all'altimetria, cerca percorsi pianeggianti, con al massimo con qualche breve salita. Evita salite lunghe, perchè oltre a costare molta fatica fisica, potrebbero far passare la voglia di pedalare ai piccoli: spesso il loro limite è più nella mente che nelle gambe.
Le ciclabili lungo i grandi fiumi d'Europa si prestano bene alle esigenze dei cicloviaggiatori dai sei ai 10 anni. Successivamente, potrai anche considerare itinerari in Paesi più collinari, come il Regno Unito o la Repubblica d'Irlanda e non più esclusivamente su piste ciclabili.
Se la tua scelta ricadrà su questi due ultimi Paesi, presta molta attenzione al mattino: i tuoi figli (come probabilmente voi genitori) tenderanno a partire sempre sulla corsia di destra, di fatto quindi contromano! Se avrai scelto un itinerario lungo strade a basso traffico potresti accorgertene anche dopo qualche chilometro, quando incontrerete il primo mezzo a motore!
Quando i bambini compiono il cicloviaggio in totale autonomia, la presenza della ferrovia lungo il percorso risulta molto utile. Permette infatti ai genitori di godersi ogni singola tappa senza la preoccupazione di rispettare assolutamente il programma di viaggio.
In caso di maltempo prolungato o di precipitazioni o vento di forte intensità il treno ti permetterà di raggiungere ugualmente la meta finale della tappa giornaliera senza doverla accorciare, oppure di raggiungere la destinazione finale del viaggio se avete accumulato ritardo nelle varie giornate. Riguardo quest'ultima eventualità, è più importante avere la ferrovia a disposizione nei giorni finali del viaggio rispetto a quelli iniziali, tienilo in considerazione quando scegli la direzione di viaggio. Se non trovi percorsi ad anello, puoi usare il treno per tornare alla destinazione iniziale (da dove probabilmente decollerai per far ritorno a casa) compiendo il viaggio a ritroso. Con i bambini che già gestiscono la propria bici autonomamente sarà molto più facile salire tutti su un treno rispetto a quando erano più piccoli e papà doveva caricare due bici, carrello e biciclettina in tutta fretta mentre la mamma teneva i bambini, chiedeva i passeggeri di fare spazio e controllava che le porte del vagone non si chiudessero anzi tempo! Sii però parsimonioso nell'utilizzo dei mezzi di supporto come il treno.
L'esperienza del cicloviaggio serve ai tuoi bambini anche per imparare ad affrontare le condizioni un po' più avverse (te ne parlerò in un prossimo articolo), loro stessi ti dimostreranno le loro capacità in tal senso. Il treno deve essere davvero una soluzione in caso di reale impossibilità a compiere la tappa sui pedali.
Equipaggiamento e quando partire
Da quando i bambini non necessitano più di carrello o connettore puoi optare per i pernottamenti in tenda perchè la capacità di carico aumenta sensibilmente in quanto, oltre a non avere più il peso del connettore, potrai utilizzare il carrello come portabagagli (te ne parlo in un futuro articolo sul “come e dove dormire” nei cicloviaggi coi bambini). Nel cicloviaggio con i bambini è fondamentale avvalersi di buoni mezzi. Con una bici di qualità la loro energia viene tutta convogliata in movimento, dando al viaggio un ritmo motivante. Con una bici di qualità scarsa invece, il peso e gli attriti faranno disperdere al bimbo l'energia, rendendo più faticosa l'esperienza. Per questi motivi ti suggerisco di acquistare bici per bambini leggere, dotate di mozzi e movimento centrale di buona qualità: il tuo investimento farà la differenza sia sulle prestazioni dei piccoli che sulla loro voglia di viaggiare in bicicletta. Ti rimandiamo a un prossimo articolo sull'attrezzatura per quanto riguarda la ricerca e l'acquisto della bici giusta.
Ti consiglio di non caricare i bambini con sacche da bici, seppur leggere, fino almeno ai 10 anni: i benefici guadagnati con l'investimento in una bici di buona qualità infatti, andrebbero perduti a causa del peso dei bagagli.
Per quanto riguarda la scelta della stagione in cui viaggiare, è ovvio che quando i bambini non utilizzano più il carrello sono esposti a tutte le condizioni meteo del viaggio. La mia esperienza mi ha mostrato però, che non bisogna evitare ogni eventualità di freddo, vento o pioggia (in primavera e autunno puoi trovare giornate anche inaspettatamente fredde). La possibilità di temperature fresche o di precipitazioni non ti deve far desistere dal partire, per molte ragioni. La prima è che i bambini ora pedalano, perciò si mantengono caldi con il lavoro muscolare. Inoltre, i bimbi possiedono generalmente una buona capacità di adattamento, tanto più se li hai abituati ai cicloviaggi e alla vita outdoor fin da piccoli e soprattutto se percepiscono in te un atteggiamento sicuro e positivo anche di fronte alle condizioni meteo meno favorevoli. Infine, con il giusto abbigliamento sportivo, sei in grado di proteggerli dal freddo, dal vento, dal caldo, dalla pioggia proprio come proteggi te stesso. All'abbigliamento del giovane cicloviaggiatore dedicherò un prossimo articolo perchè nei cicloviaggi coi bambini la scelta del vestiario deve essere fatta con cura: è fondamentale che il loro abbigliamento sia poco (anche per una questione di peso e spazio nelle sacche da bici), ma buono (il che non significa necessariamente costoso). In questo articolo ho parlato di chilometraggi, dislivelli, tipo di strada, tutti fattori importanti per un'organizzazione vincente delle vostre vacanze in bicicletta, ma quello che i tuoi bambini respireranno sarà la libertà, le emozioni, la serenità del tempo passato con i propri genitori ed è questo il motivo per cui dobbiamo coinvolgerli nei nostri viaggi in bicicletta!
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Simone Peccenati
Sostenitore della teoria per cui una vita non basta per sperimentare tutto quello che il pianeta ci mette a disposizione, la mia mente partorisce più idee di quelle che il mio tempo libero mi permette di realizzare. Sono appassionato di cicloviaggi in solitaria, con amici e con la famiglia. Pratico scialpinismo, arrampicata e corsa in montagna senza eccellere in niente, ma divertendomi un mondo. Innamorato di quel preciso attimo in cui scocca la scintilla di un sogno da realizzare, bramoso ogni volta di portarlo a termine, spostandomi da un punto A ad un punto B senza l’ausilio di mezzi meccanici diversi dalle mie gambe e dalla mia bici... Estasiato dalle emozioni che regala ogni viaggio itinerante.
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