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Colli Berici: ciclabile, rapaci ed agriturismi | terza parte
Scritto da Gotico
Dopo aver scoperto l'altopiano di Asiago ed esserci rifatti occhi e palato negli agriturismi del Veneto, proseguiamo l'avventura da Agrituristi per caso saltando in sella per percorrere la ciclabile dei colli Berici, raggiungere il lago di Fimon e fare due chiacchiere con Alberto al centro recupero rapaci. Come degna chiusura di questi giorni tra gli agriturismi veneti, non potevamo non sederci a tavola per un'ultima mangiata in compagnia!
Colli Berici al sole
Di nuovo sveglia alle 7.30, apro la finestra e la stanza si riempie di luce: finalmente il sole. L’Azienda agrituristica Spillichi è situata nel cuore dei Colli Berici, tra prati e boschi dai quali spuntano le montagne innevate; riconosco chiaramente il Pasubio e le piccole Dolomiti. L’ambiente è curato e signorile ma non per questo freddo, anzi. Il bagno, ad esempio, è adorabile con quel colore turchese delle pareti. Scendo al piano terra e mi intrattengo a chiacchiere con la signora impegnata nel farci la colazione. In una grande stanza scorgo delle belle stampe di Padova, Treviso e Verona, nella stanza a fianco il caminetto è acceso e sulla tavola elegantemente apparecchiata trovo torte, fragole, pane fatto in casa… insomma, la fine del mondo.
Ciclabile dei colli berici e rapaci
A forza di chiacchiere arriviamo un poco tardi al nostro appuntamento. Muniti di bici io, Betty, Arianna e Cristian imbocchiamo la ciclabile dei colli Berici poi svolta a sinistra e per stradine secondarie ci spingiamo sino al lago di Fimon e poi oltre sino al centro riabilitazione rapaci di Vicenza. Qui, l’esperto di rapaci, Alberto Fagan, per conto del WWF Veneto si occupa personalmente di custodire, curare e riabilitare i rapaci consegnati al centro. Alberto è una persona decisamente alla mano, una persona che si è innamorata da giovane di questi animali, che ha studiato all’estero la materia e che ha trasformato la sua passione in un lavoro. Vedere volare un falco nell’atto di attaccare una preda o vedere ricoverati in apposite gabbie un gufo reale, una civetta o un'aquila reale, sono cose piuttosto uniche, come unico è sostenere col proprio braccio protetto da un guanto, un condor. Confesso, non pensavo fossero così interessanti questi colli Berici.
I miei compagni di biciclettata Arianna e Cristian mi ingiuriano contro perché io sono allenato mentre plaudo la mia Betty che spiega ad Arianna come cambiare marcia. Non so quanti chilometri abbiamo fatto, comunque avvertiamo Elisa del ritardo, si perché tutti ci stanno aspettando per l’ultimo pranzo all’agriturismo Il Palazzone di Montegalda. Alle due del pomeriggio entriamo trionfanti nel grande salone. Anche oggi un’accoglienza assolutamente cordiale e di tipo familiare ed una mangiata dignitosa; più volte assaporo infatti la pasta coi piselli. Il Palazzone, questa dimora di campagna del 1500, ospita la famiglia Brunello che nel 1840 fondò la distilleria Fratelli Brunello, ancora oggi in funzione e rinomata per la sua grappa, la più antica distilleria artigianale in Italia.
Chiusura in bellezza
Il tour con esaustiva spiegazione di come si produce la grappa denota professionalità e naturalmente passione. Sono le sedici, l’ora dei saluti, del liberi tutti. Noi per tornare a casa tagliamo il Veneto verso nord, saliamo al Pian delle Fugazze per vedere da vicino la neve e scendiamo per la Vallarsa sino Rovereto e quindi Arco. Siamo davvero carichi, e non intendo semplicemente sazi, ma più consapevoli perché nel nostro piccolo abbiamo scoperto nuove realtà. Questo nuovo rapporto così diretto e sincero fra il consumatore e le persone che abbiamo conosciuto, persone che comunicano le loro esperienze, le loro passioni e la loro storicità è un'autentica forza. L’agriturismo è il vero matrimonio tra territorio e prodotti, non per forza redditizi. È bene conservare e reclamizzare queste sinergie.
Per concludere una battuta: “La boca no l’è straca se no la sa da vaca”.
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Gotico
Trentino D.O.C., vivo nella splendida conca del Garda, che adoro. Appassionato di MTB e montagna, arte e cultura. Mi diletto ad esplorare il nostro Trentino, non solo dall'alto della sella di una bicicletta. Non disdegno nemmeno visitare moste e musei d'arte.
In una sola espressione: amo la libertà.
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