Colle del Nivolet in bicicletta
In questo articolo
La Valle dell'Orco
L'avventura comincia a Cuorgnè (414 m), che insieme a Ivrea rappresenta uno dei centri più importanti del Canavese. Nei primi chilometri si pedala su una strada perlopiù pianeggiante, molto ampia e senza particolari attrattive. Dopo aver sfiorato Pont Canavese, la strada si insinua nella valle con un dolce falsopiano sino al paese di Locana, e successivamente, dopo alcuni chilometri di facile salita, a Noasca (1058 m).
Ceresole Reale
Una volta giunti al termine della vecchia strada (o, equivalentemente, all'uscita del tunnel), la parte più ripida dell'intera salita è terminata, l'ambiente cambia drasticamente e la valle si apre in tutta la sua bellezza, con una vista eccezionale sulle Levanne, montagne confinanti con la Francia. Ancora poche centinaia di metri ed ecco Ceresole Reale, paese adagiato sulla sponda settentrionale dell'omonimo lago alla quota di 1620 m. La strada pianeggiante che costeggia il lago artificiale permetterà al ciclista di ritemprare spirito e corpo in vista degli ultimi 18 chilometri, quelli scenograficamente più belli.
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso
Dopo il lago di Ceresole si pedala all'interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso, vasta area protetta che si estende all'interno di due regioni (Piemonte e Valle d'Aosta) e che abbraccia diverse vallate alpine intorno alla vetta del Gran Paradiso (4061 m). La sua istituzione nel 1922, che gli è valso il primato di primo parco nazionale, è legata alla precedente presenza sabauda nel territorio (il nome del paese “Ceresole Reale” ne è un chiaro esempio) e alla salvaguardia dell'animale che ne è diventato il simbolo, ovvero lo stambecco. All'interno del parco si possono percorrere le ben conservate mulattiere e strade di caccia fatte realizzare dal re Vittorio Emanuele II nel periodo ottocentesco, nonché ammirare alpeggi, baite e villaggi dagli elementi architettonici peculiari, costruiti interamente in pietra, come Chiapili.
I laghi artificiali
Proseguendo lungo la salita, che a partire da Chiapili si presenta più accentuata, la valle si apre ulteriormente lasciando spazio ad ampie praterie e ai sempre più vicini massicci montuosi confinanti con il territorio transalpino. Inoltre, volgendo lo sguardo sul versante destro della vallata, è facile individuare la bellissima strada militare – ora sentiero Chabod (percorribile solamente a piedi e in mountain bike) – costruita nei primi anni del Novecento e che con numerosi tornanti raggiungeva il Colle del Nivolet. Con un ultimo sforzo si raggiunge la piccola chiesa della Madonna della Neve e il vicino lago Serrù (2278 m), alimentato dai ghiacciai soprastanti. Lasciando sulla sinistra le indicazioni per il sentiero glaciologico del lago Serrù, e sulla destra il Glaciomuseo, si procede velocemente sino a raggiungere l'altrettanto magnifico lago Agnel (2297 m).
Il Colle del Nivolet
Ora basta alzare lo sguardo per capire che bisognerà stringere i denti ancora un pò; infatti mancano all'appello gli ultimi 4 chilometri di salita, distribuiti su un dislivello di ben 300 metri. La fatica si fa sentire, la quota comincia a essere elevata, ma finalmente dopo molteplici tornanti si giunge al belvedere, punto panoramico di eccellenza sull'alta Valle dell'Orco.


- Cuorgè: il centro storico
- Ceresole Reale: passeggiata sul lungolago
- Glaciomuseo al lago Serrù
- Visita del Parco Nazionale del Gran Paradiso
- La vecchia strada del Nivolet in MTB
- Come raggiungo Cuorgnè? In automobile da Torino, Aosta o da vie secondarie, in treno (verificare disponibilità per caricamento bici)
- L'itinerario è segnalato? L'itinerario non è segnalato quindi consigliamo di scaricare la traccia GPS
- Sono presenti fontane o fonti d'acqua in generale? Lungo l'itinerario si trovano diverse fonti d'acqua soprattutto nei paesi
- Com'è la qualità delle strade dell'itinerario? Il percorso è asfaltato e in buono stato
Dove dormire lungo l'itinerario del Colle del Nivolet?
Lungo il percorso è possibile dormire in strutture nelle principali località attraversate come Locana e Ceresole Reale. Se preferisci un intero appartamento, controlla le alternative su AirBnB
- Cosa mangiare lungo l'itinerario? La cucina tradizionale canavesana propone bagna cauda, tofeja, stracotti di selvaggina, tajarin
- Dove mangiare lungo l'itinerario? Lungo l'itinerario puoi fermarti in trattorie tipiche e rifugi
- Visit Piemonte: portale turistico del Piemonte
- Canavese: portale turistico del Canavese
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