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Ciclopista del Trammino: ciclabile da Pisa al mare in bici
Breve, facile e strategica. La ciclopista del Trammino, inaugurata nel 2020, è di certo uno di quegli itinerari che possono diventare strategici per unire due "poli turistici" d'eccellenza che spesso non comunicano tra loro: il mare e la città d'arte. Questo itinerario ciclabile unisce infatti la città di Pisa a Tirrenia.
In questo articolo
Inserita nel contesto del più completo e lungo itinerario fluviale della ciclovia dell'Arno, la pista ciclabile del Trammino unisce la città di Pisa al mar Tirreno e giunge fino a Marina di Pisa e Tirrenia.
Ma cos'è il "Trammino"?
La pista ciclabile tra Pisa e il mare, più precisamente Tirrenia, è stata realizzata nel suo primo tratto sulla vecchia sede della tranvia tra Pisa e Marina di Pisa. Inaugurata nel 1892, questa tratta rimase attiva per trent'anni e permise al borgo marinaro di svilupparsi come stazione balneare. Il manufatto più importante di tale tratta tranviaria era sicuramente il viadotto (vedi foto) che oltrepassava la Darsena canale dei Navicelli e la ferrovia Pisa-Genova. Per raggiungere il viadotto dalla stazione di Pisa i convogli tranviari salivano sul bastione Stampace, opera del XIII secolo. Questo mezzo di trasporto venne soprannominato dagli abitanti locali il "trammino" per via delle dimensioni ridotte delle sue carrozze che nell'epoca del boom di utilizzo creò non poché polemiche per la scarsità del servizio.
© Wikipedia - La Tranvia Pisa-Marina di Pisa
La linea venne dismessa nel 1932 e sostituita con la più moderna e funzionale ferrovia elettrica per Tirrenia e Livorno. La riqualificazione a itinerario ciclabile risale al 2020.
Ciclopista del Trammino da dove parte?
La pista ciclabile che unisce Pisa a Tirrenia può essere facilmente percorsa in entrambi i sensi di marcia e quindi il punto di partenza ed arrivo sono interscambiabili. In questa nostra narrazione la descriveremo da Pisa (noi in realtà l'abbiamo seguita in andata e ritorno da Tirrenia). Il punto di partenza dell'itinerario ciclabile si trova di fronte all'edificio, ormai abbandonato, del Consorzio Pisano Trasporti Utoservizi Lazzi in via Nino Brixio anche se personalmente ti suggerisco di non perderti una visita della città.
Per raggiungere il centro città dal punto di partenza della ciclabile del Trammino puoi seguire via Crispi fino all'Arno, superare il ponte Solferino girando subito a destra in lungadige Pacinotti e a sinistra in via Santa Maria che ti condurrà dritto dritto in piazza dei Miracoli dove potrai ammirare il Duomo, la torre pendente e il battistero di San Giovanni.
Per rientrare sulla traccia della ciclabile ti suggerisco invece di seguire, sul lato opposto della piazza, via Pisano, passando dal Bastione San Giorgio e dagli Arsenali della Repubblica di Pisa, prima di superare nuovamente l'Arno sul ponte della Cittadella (bello scorcio sul lungargine) e ricongiungerti alla ciclopista del Trammino.
Se invece decidessi di partire da Tirrenia, il punto di partenza dell'itinerario protetto si trova in via Bigattiera Lato Mare, nei pressi della piccola rotonda d'incrocio con via dei Pioppi dove si trova un piccolo alimentari e un parcheggino libero fuori stagione ma (immagino) difficilmente accessibile in estate. Ma torniamo alla ciclopista del Trammino e vediamo di descrivere il percorso di questo itinerario.
Pista ciclabile del Trammino Pisa-mare: il percorso
Il tracciato è breve, si tratta di soli 13 km pianeggianti, che dalla città della piazza dei Miracoli giunge al mar Tirreno in prossimità della foce dell'Arno, a Marina di Pisa, per poi proseguire parallelamente alla costa per qualche chilometro fino all'ingresso di Tirrenia. Qui la ciclabile si innesta sulla pista che prosegue verso sud fino a Calambrone e che fa parte del più lungo itinerario della ciclovia tirrenica.
Del punto di partenza a Pisa abbiamo già detto: si trova nei pressi della vecchia stazione, ai piedi del bastione Stampece dove ora è presente un parco urbano. Il percorso ciclopedonale attraversa via Porta a Mare prima di proseguire in sede propria e raggiungere via Conte Fazio. Si prosegue sul lato della via ancora in itinerario promiscuo con i pedoni prima di imboccare un tracciato più ampio per qualche decina di metri, appena oltre via Giovanni di Balduccio. Giunti in via Aldo Moro si potrà innestarsi sul sottopassaggio e seguire la ciclabile di via Livornese.
In questo tratto iniziale cittadino fai attenzione perché, seppure la ciclopista sia in sede propria o promiscua con pedoni, ci sono alcuni attraversamenti e tratti stretti non esattamente sicuri.
Si imbocca il cavalcavia che supera il canale dei Navicelli ma appena sceso fai attenzione a non seguire la ciclabile lungo il canale (che passa sotto al cavalcavia) ma devia a destra restando parallelo a via Livornese. A questo punto ormai si è fuori dal traffico cittadino e ci si potrò godere il paesaggio e la pedalata con più tranquillità. La ciclopista del Trammino prosegue parallela a via Livornese per un po', fino ad attraversarla in località Isola del Giglio. Da questo punto si entra in aperta campagna, restando paralleli al fiume Arno per tutto il tragitto dell'itinerario ciclabile.
Ti suggerisco di fare una deviazione a San Piero a Grado per visitare la bella Basilica di San Pietro Apostolo in stile romanico. Sono poche centinaia di metri sulla strada (che però può essere parecchio trafficata) e dal cimitero in poi troverai un sentiero sterrato per raggiungere la Basilica.
Tornato sulla ciclabile del Trammino potrai proseguire fino a Marina di Pisa dove ti consiglio un'altra breve deviazione per vedere la foce dell'Arno (Bocca d'Arno) che si getta nel Tirreno, con le suggestive capanne dei pescatori del tutto simili ai più famosi trabocchi adriatici.
Da questo punto in poi la ciclopista devia decisa verso sud, parallela alla linea di costa, restando fuori dalle abitazioni e in un contesto naturale piacevole dato che in parte si attraversa anche il parco di San Rossore. Suggestiva è la vecchia stazione di Marina di Pisa dove sono visibili anche parte degli antichi binari. In questo tratto il fondo non è asfaltato ma stabilizzato (fattibile, con un po' di attenzione, anche con bici da strada). Oltre la stazione di Marina di Pisa si prosegue in un bel tunnel vegetale fino a raggiungere le prime propaggini di Tirrenia e chiudere il percorso in via della Bigattiera da dove si può proseguire verso il mare e unirsi alla ciclabile su viale del Tirreno verso Calambrone.
Lungo tutta la linea tranviaria sono stati mantenuti i manufatti originali ancora presenti ed è piacevole quindi incrociare sul tragitto pali della elettrificazione, pietre miliari nuove e vecchie, banchine e altro. Anche questo è un bel percorso su vecchia ferrovia (in realtà tranvia) facile e adatto a tutti, dalle famiglie con bambini ai più allenati che vogliano inserirlo in un giro più lungo e impegnativo.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico