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Italia

Ciclabile della Val Venosta: da passo Resia a Merano in bici

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La pista ciclabile della Val Venosta è di certo uno tra i più suggestivi e conosciuti itinerari ciclabili dell'Alto Adige e unisce il passo Resia a Merano. Abbiamo avuto finalmente l'occasione di esplorare un po' del territorio della valle ed oltre a percorrere l'intero itinerario ci siamo concessi un po' di tempo per pedalare fino al confine svizzero lungo la val Monastero. Immersi nella natura ed affiancati da centinaia di altri cicloviaggiatori, cicloturisti e bikers, ci è sembrato di trovarci in un vero paradiso per ciclisti fatto di ciclabili in ottime condizioni, percorsi MTB ben segnalati e servizi completi per pedalatori, dal noleggio al centro riparazioni, dal bike hotel al servizio shuttle.

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Ciclabile della Val Venosta lifeintravel.it

Dati tecnici

Ciclabile della Val Venosta - Alto Adige

DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo  Passo Resia/Merano 
Tempo  5-8 ore 
Dislivello 
150 m circa  
Lunghezza  80 km 
Tipologia di strada 
Sterrato 8 % 
Asfalto 92 % 
Bici consigliata 
Trekking bike 
Mountain Bike 
VALUTAZIONE
Difficoltà Facile
Panorama  Molto Bello
QUANDO ANDARE
MaggioGiugno
LuglioAgostoSettembre

Files GPS

Pista ciclabile della Val Venosta

Informazioni Utili

Cosa vedere in Val Venosta

  • Il lago di Resia e il suo campanile
  • I Castelli eretti a protezione della valle, uno tra tutti Castel Coira
  • L'abbazia benedettina di Santa Maria
  • La "città" di Glorenza, un piccolo gioiello fortificato
  • Merano e la vicina fabbrica della birra Forst a Foresta

Dal passo Resia a Malles

L'inizio della pista ciclabile della Val Venosta è posto al passo Resia che collega l'Austria all'Alto Adige e non distante dal quale nasce il fiume Adige. In realtà la località di Resia, un paio di chilometri prima del confine, ai margini settentrionali del lago omonimo è il culmine dell'itinerario e la meta di partenza ideale. Il tracciato ciclabile comunque non presenta soluzione di continuità se si oltrepassa il confine per inoltrarsi in Austria: si può tranquillamente raggiungere Landeck in sicurezza.
Dal paese, l'itinerario principale segue la ciclabile lago di Resia si snoda sulla destra orografica del lago. Le prime pedalate vanno affrontate sulla strada fino al parcheggio antistante il comprensorio sciistico Belpiano.
adige
Si attraversa la strada e ci si trova fuori dal traffico. Il percorso segue la riva del lago ma i tratti pianeggianti non sono molti: si sale e si scende con alcuni suggestivi scorci sul lago di Resia e sul campanile sommerso di Curon, lontano sulla sponda opposta del lago. Un breve tratto sterrato ma ben compatto e piano accompagna fino ad un tratto successivo nel bosco prima di giungere alla diga che si attraversa pedalando. alta val venosta bici
Uno sguardo verso il basso mostra il successivo tratto di pista ciclabile della Val Venosta che oltrepassa un campeggio e raggiunge San Valentino alla Muta. A questo punto si dovrà nuovamente deviare verso la sponda destra del secondo lago, il lago della Muta. Ancora una volta l'ambiente è incantevole e si pedala in lieve saliscendi tra i boschi montuosi e i suggestivi panorami delle Alpi. Ci si trova a costeggiare un biotopo e quindi, con il dovuto rispetto per la Natura, sarà possibile lasciare per qualche istante la bici e camminare sulle passerelle appositamente approntate o fare un po' di birdwatching.lago della muta
 
Dopo un brevissimo tratto su sterrato si giunge in fondo al lago della Muta e da qui in poi l'itinerario della ciclabile della Val Venosta è praticamente tutto in discesa fino a Malles ed oltre. Prepara le mani ben salde sui freni perché alcuni tratti sono particolarmente pendenti. L'itinerario fiancheggia il torrente (l'Adige) ed è praticamente sempre su sede propria a parte quando attraversa i paesini della zona.
Il primo di essi è Burgusio dove, dopo aver ammirato la piazza con il campanile slanciato e le splendide decorazioni floreali sui balconi, si dovrà fare attenzione a svoltare inizialmente a destra in leggera ascesa per pochi metri e poi subito a sinistra in discesa verso il castello del Principe. Il maniero di epoca medievale, sovrastato dalla suggestiva abbazia di Monte Maria, è visitabile i lunedì e giovedì di luglio e agosto al costo di 3€.burgusio
La pista ciclabile della Val Venosta procede proprio a fianco del castello ed in pochi chilometri raggiunge Clusio proseguendo poi fino a Laudes, dove si unisce all'itinerario ciclabile che scende dalla Svizzera percorrendo la Val Monastero. Da Laudes si pedala sempre seguendo il corso del fiume Adige fino a giungere al bel borgo fortificato di Glorenza.clusio
Per raggiungere Malles, principale centro della zona e ultima fermata del treno che sale da Merano, è possibile seguire alcune alternative. Tutte sono su percorsi in sede promiscua ma a basso volume di traffico e ben segnalate. I percorsi partono da Burgusio, da Clusio e da Laudes. Se giungi dal passo Resia ti consigliamo di fare il breve tratto in leggera salita da Clusio, visitare il centro e dirigerti verso la stazione del treno di Malles da dove è possibile giungere a Glorenza restando su itinerario ciclabile.

Percorso alternativo in discesa

Il percorso alternativo si divide praticamente subito da quello già descritto: a Resia si imbocca il percorso ciclopedonale sterrato che segue la sponda sinistra del lago e che giunge ben presto ad una piccola spiaggia con tavolini e alcune strutture turistiche. L'itinerario prosegue parallelo al lago ed in alcuni tratti si affianca alla statale restando sospeso sul lago. Si raggiunge Curon dove non si può non fermarsi per ammirare il campanile sommerso, simbolo del lago e della zona. Proseguendo, il percorso lascia per un attimo la sponda del lago per riprenderla poco oltre ed incrociare l'itinerario ciclabile nei pressi della diga del lago di Resia.bicicletta lago di resia
A S. Valentino alla Muta si dovranno seguire le indicazioni del percorso ciclabile verso Ultimo, svoltando a sinistra ed oltrepassando la statale. Inizia un tratto in salita che si inoltra nei pascoli sul versante orientale della valle. Nella frazione di Monteplai si svolterà a destra finalmente in leggera discesa... ma ben presto la strada spiana e ci si inoltra in un bel boschetto. L'ultima risalita passa oltre Alsago (tenere leggermente la destra) e raggiunge, definitivamente in discesa, le poche case di Ultimo su un tornante. Si imbocca la strada in discesa e quasi subito si svolta ancora a destra per precipitarsi su Burgusio. Alla rotonda si oltrepassa la statale entrando nel centro del paesino dove ci si ricongiunge con l'itinerario già descritto della ciclabile Resia Merano.
Questa alternativa può anche costituire un ottima occasione per percorrere un itinerario ad anello che parta ed arrivi a Malles. In tal caso ti consiglio di salire al passo Resia dalla ciclabile per poi scendere da questo percorso.sterrato lago di resia

Da Glorenza a Prato, ai piedi dello Stelvio

Glorenza è considerato uno dei borghi più belli d'Italia e non si fa fatica a capire il perché. Il piccolo centro è racchiuso da imponenti mura e la ciclabile Passo Resia corre tra il corso del fiume Adige e i bastioni protettivi. Glorenza è una delle otto località dell'Alto Adige a fregiarsi del titolo di città anche se conta meno di 900 abitanti, e di questo la popolazione ne è fiera. Se hai tempo fermati a fare uno spuntino in paese o attraversa il centro in bicicletta entrandovi da una delle porte, ne vale la pena. pista ciclabile val venostaLa ciclabile della Val Venosta prosegue verso Sluderno e Prato lasciandosi la bella Glorenza alle spalle. Si supera un lago artificiale mentre la vista si perde tra i villaggi a mezzacosta e antichi manieri a guardia del passaggio verso l'Austria. Castel Coira è uno di questi: ancora ben conservato nonostante risalga al Medioevo, si trova a Sluderno ed è possibile visitarlo raggiungendolo lungo la deviazione ciclabile verso il paese.glorenza e le mele
Il profumo del fieno appena tagliato e il rumore dell'acqua accompagnano i cicloturisti in un lungo rettilineo: la fantasia spazia all'orizzonte tra le vette che sovrastano il Passo dello Stelvio e quelle che ancora non si scorgono del Gruppo del Tessa.ciclabile della val venosta prato
Seguire la ciclabile Merano Passo Resia è proprio un bel modo per scoprire la zona in bicicletta Val Venosta significa davvero immergersi in un ambiente rurale montano di indubbia bellezza e, per chi la sta cercando, ritrovare di certo la pace dell'animo.
All'altezza di Spondigna, dove un lago cristallino attira gli amanti della tintarella, la ciclabile diventa facile sterrato mentre si procede verso Prato e la strada che sale al valico alpino più alto d'Italia. Le nevi perenni che ricoprono le cime sopra allo Stelvio incutono un senso di profondo rispetto per la montagna e per le sue bellezze infinite. A Prato le indicazioni fanno deviare verso sinistra dove la ciclabile continuerà a seguire la Val Venosta staccandosi dalla strada del passo.

Lasa e il marmo

Le campagne, ampie e variopinte, in estate mostrano i frutti della terra: mele, cavoli cappucci con i quali si prepareranno i crauti e mais.
Si supera il bivio per Oris, in tedesco Eyrs, e si prosegue in direzione di Lasa, la cittadina del marmo dove nel 1930 fu costruita una piccola ferrovia marmifera. In bicicletta si pedala attraversando il binario unico e raggiungendo le porte di Lasa dove si può scorgere ciò che resta dello storico acquedotto
Dopo essere usciti dal paese la pista torna ad essere per un tratto sterrata scendendo lungo la valle. Suggestivo è il passaggio su un caratteristico ponte chiuso in legno.acquedotto storico lasa Si perde quota lentamente, fino a ritrovarsi tra eterni filari di meli che lambiscono la ciclabile  Merano Resia su ambo i lati. Poco dopo il bivio per Vezzano un contadino ha avuto la brillante idea di allestire un banchetto self service dove gustare succo di mele e altri prodotti della vallata... mi raccomando di lasciare sempre il giusto compenso. Ciò che veramente colpisce mentre si macinano chilometri dopo chilometri è la varietà dei paesaggi, il numero dei ciclisti, bimbi e nonni compresi, i cambiamenti del fondo stradale e del percorso che fanno provare ad un cicloviaggiatore continue emozioni, mai monotonia.ponte chiuso legno

E all'improvviso... Castelbello

La ciclabile in Val Venosta scende regolare verso Merano su asfalto liscio e ben curato. Alcuni vigneti mostrano le loro gemme violacee mentre le pedivelle girano veloci in una danza ipnotizzante. Castelbello appare all'improvviso appena sopra la ciclabile e l'attenzione è subito rapita dal maniero che dai primi anni del XIII è balzato alle cronache locali come proprietà dei Von Montalban. All'interno del castello si possono visitare alcune aree e un'interessante mostra sulla Via Claudiia Augusta. Alle spalle di Castelbello sale la strada della Val Senales dove domina la scena Castel Juval, la residenza estiva dell'alpinista Reinhold Messner e una delle sedi del Messner Mountain Museum.
La ciclabile affianca per un breve tratto la ferrovia dove il trenino colorato della Val Venosta trasporta ogni giorno centinaia di cicloturisti. L'Adige acquista, chilometro dopo chilometro, una maggior portata mentre si superano Naturno e Plaus.castelbello

Gli ultimi tornanti per Merano

Se finora la pista ciclabile è scesa verso Merano con costanza, negli ultimi chilometri il dislivello negativo è notevole. Dopo aver raggiunto un punto panoramico sulla parte più bassa della valle inizia una serie di tornanti che serpeggiano verso la città superando un'area sosta a 5 stelle e giungendo alle porte di Merano. Una deviazione permette di attraversare l'Adige e raggiungere su strada promiscua la celebre birreria Forst, ma se le intenzioni sono quelle di giungere in città consiglio di proseguire dritti. Merano, più piccola di Bolzano, è comunque ricca di percorsi ciclabili e indicazioni che permettono di girare la città a due ruote. Essendo una località graziosa da visitare suggerisco una sosta di almeno un giorno... da Merano poi si potrà ripartire alla volta del capoluogo di provincia, di Trento o della Val Passiria e dei suoi passi alpini lungo la suggestiva ciclabile.indicazioni bici merano
Prima di partire per il tuo viaggio in bici lungo la ciclabile della Val Venosta, se hai intenzione di utilizzare il treno consulta il sito delle ferrovie della Val Venosta

Da non perdere in Val Venosta

  • Il passo Resia con i due laghi e il campanile della vecchia Curon Venosta
  • Glorenza uno dei borghi più belli d'Italia
  • Una breve deviazione in val Monastero fino al confine con la Svizzera
  • Una forst ghiacciata alla sede della birreria a Foresta
  • Un deviazione per visitare castel Coira e gli altri castelli della vallata
  • L'elegante Merano e il suo carattere fortemente austriaco

Informazioni utili ciclabile della Val Venosta

  • Come raggiungo il punto di partenza del passo Resia? Il passo Resia è raggiungibile con un transfer privato da Malles, stazione terminale del trenino della Val Venosta. Se non si volesse usufruire di un trasporto privato, il valico si potrà raggiungere pedalando! La stazione di Malles è invece facilmente raggiungibile con i treni regionali da Bolzano.
  • Qual è il periodo migliore per percorrere la ciclabile della val Venosta in bici? I periodi migliori per visitare queste zone sono di sicuro fine primavera, l'estate (magari evitando il mese dal 15 di luglio al 15 di agosto per i prezzi elevati e l'intensa presenza di turisti) e l'autunno quando i boschi si colorano e nella parte bassa della vallata si raccolgono le mele.
  • Lungo l'itinerario è presente la segnaletica ufficiale e perdersi risulta davvero impossibile.
  • Lungo l'itinerario si trovano diverse fonti d'acqua dove rifocillarsi e riempire le borracce.
  • Itinerari collegati: da Malles Venosta puoi imboccare la val Monastero salendo verso la Svizzera e il passo Umbrail, dal lago di Resia puoi proseguire in Austria e, pochi chilometri oltre il confine, imboccare la ciclabile dell'Inn, da Prato allo Stelvio puoi scalare l'omonimo passo e raggiungere Bormio, in Valtellina, e il sentiero Valtellina, da Merano puoi proseguire su ciclabile verso Bolzano lungo la ciclabile dell'Adige o verso il lago di Caldaro sulla vecchia ferrovia Oltradige.

Dove dormire Val Venosta

  • La ciclabile della val Venosta può essere percorsa in una sola giornata, ma puoi anche decidere di goderti la bellezza delle montagne o deviare in una delle vallate secondarie. Per dormire ti consiglio di fermarti a San Valentino alla Muta, a Glorenza o a Merano. Se ami avere indipendenza totale ti consiglio di prenotare un appartamento su AirBnB.

Dove e cosa mangiare Val Venosta

  • Cosa mangiare in val Venosta? In val Venosta assaggia assolutamente la pagnotta venostana magari accompagnata da un formaggio di malga o da una fetta di speck. Tra i piatti tipici dell'Alto Adige, e quindi della val Venosta, puoi assaggiare anche i canederli, gli Spätzle e il goulash.
  • Dove mangiare in val Venosta? Per una sosta pranzo consiglio Glorenza, per visitare anche il borgo medievale! Puoi fermarti al Flurin - Bar, Restaurant & Suites, dove è possibile anche pernottare. A Foresta non perdere il Braugarten Giardino Forst.
 
 
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Vero

ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!

EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!

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