fbpx

Unisciti alla LiT Family



Castel Corona: trekking all'antica fortezza della Val di Non

Scritto da
Vota questo articolo
(0 Voti)
Alzando gli occhi verso le pareti rocciose che separano la bassa Val di Non dal cuore del Parco naturale Adamello Brenta e dalle sue Dolomiti, con un po' di attenzione, si può riuscire a scorgere qualcosa di inaspettato: una piccola fortezza, conosciuta con il nome di Castel Corona, è incastonata nella pietra come un gioiello prezioso. Domina la valle dal luogo più impervio ed incredibile che si potrebbe immaginare e, nel silenzio della Natura e del passato, è ormai quasi dimenticata...
Life in Travel Diaries
Sono disponibili i Life in Travel diaries, libri fotografici con tanti racconti di viaggio scritti dai cicloviaggiatori per i cicloviaggiatori. Puoi acquistarli singolarmente, in bundle o abbonandoti al piano Esploratore della LiT Family. Che aspetti? Salta in sella con noi!
 

 

Castel Corona, costruito nella montagna che lo ospita come una teca farebbe con un prezioso diamante, è quasi invisibile all'occhio umano se non si conosce il punto esatto dove si staglia. Si dice che i primi insediamenti in questa area risalgono addirittura all'Età del Bronzo e che la fortezza fu abbandonata già dal 1500... chissà perchè! La posizione scomoda, ma estremamente favorevole per scorgere nemici in avvicinamento e per iniziare a difendere la valle, resero Castel Corona, una fortificazione di tutto rispetto senza che però fosse mai frequentata nè abitata regolarmente per scopi militari.castel corona
Salendo oltre il centro storico di Cunevo, si raggiunge la strada forestale che, addentrandosi nel bosco, sale poi verso Malga d'Arza. Il nostro trekking in Val di Non inizia proprio dalla strada sopra i meli e sopra il paese. Nel bosco, ogni passo è attutito dalla neve ancora ben presente sul sentiero ed è per questo che, in pieno inverno o dopo un'abbondante nevicata, è necessario usare le ciaspole. Osservando con attenzione le impronte sul manto bianco si riconosce il passaggio di diversi animali delle nostre Alpi come il capriolo, la volpe e la lepre. Dopo i primi due tornanti su ampia strada innevata, incontriamo il bivio sulla destra per il Sentiero Margherita che permette di costeggiare la montagna sopra Cunevo e Flavon fino a raggiungere la galleria di Terres ed attraversare la montagna fino alla Val di Tovel. camminando tra i meliQuesto cunicolo lungo più di 2 km è aperto solo nella stagione più calda a partire dal mese di maggio. Proseguiamo sulla strada principale fino alla località Sas Dele Vace e, invece che seguire la forestale sulla sinistra, continuiamo a camminare verso destra, fin oltre una sbarra. La strada verso Castel Corona svolta veloce verso sinistra diventando sentiero e raggiune La via Zona. In pochi passi ci ritroviamo davanti ad un cartello che raccomanda di non proseguire verso la fortezza perchè potrebbe essere pericoloso. Nelle vicinanze di Castel Corona infatti, la parete rocciosa della montagna sporge verso la valle con orgoglio e, con il peso della neve invernale, si potrebbero verificare frane improvvise. Il pericolo reale è presente nell'arco di una ventina di metri di trekking ma, se avete intenzione di andare avanti lo stesso come dopotutto abbiamo fatto anche noi, munitevi almeno di un caschetto da alpinismo/arrampicata e prestate attenzione. neve in val di nonDa La via Zona in poi il tracciato è più erto ed impegnativo ma con un po' di pazienza e perseveranza è percorribile da tutti. Dopo To della Bancia, si supera To dal'Or dove la vista può iniziare a spaziare sulla parte bassa della Val di Non. Il sentiero continua a salire nella neve ed in lontananza, poco sopra Vigo di Ton, si riesce a scorgere anche Castel Thun. Ancora poche centinaia di metri e sulla destra appare finalmente Castel Corona e ciò che resta dell'antica fortezza. Un muro  di venti metri di altezza per trenta di lunghezza costeggia la parete rossastra della montagna: ecco come appare la mitica rocca difensiva di questa parte del Trentino.segnaletica Facilmente riconoscibili nella struttura sono alcune feritorie e due finestrelle. A sinistra dell'imponente fortezza una lunga scala verticale permette a chi è coraggioso e fornito di imbrago ed attrezzatura da ferrata di salire al livello di Castel Corona per una visita ravvicinata (fate sempre attenzione alla possibilità di frane e caduta massi!). Al cospetto di questa incredibile fortezza difensiva, mi domando quale genio umano abbia avuto per primo l'idea di costruire quassù un edificio di questo genere, una struttura interamente mimetizzata  con la roccia!castel corona
Per tornare al paese di Cunevo bisogna percorrere a ritroso il tragitto dell'andata.
Escursione piuttosto facile ed adatta a chiunque abbia un minimo di allenamento, ami le ciaspole o le passeggiate nelle altre stagioni dell'anno. nevePrima di partire assicuratevi sempre di percorrere il trekking in sicurezza!
Avete già fatto escursioni in Val di Non?!? Fateci sapere quali nei commenti!

 

 
 
Scrivi qui quel che pensi...
Log in con ( Registrati ? )
o pubblica come ospite
Carico i commenti... Il commento viene aggiornato dopo 00:00.

Commenta per primo.

Vero

ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!

EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!