Calabria, la Magna Grecia e gli itinerari in bici
La colonizzazione greca dell'Italia meridionale ebbe inizio nella seconda metà dell'VIII secolo a.C., con la fondazione di diverse colonie lungo la costa calabra. La Calabria, in particolare, costituì un centro di notevole importanza all'interno della Magna Grecia, e le città che vi sorsero prosperarono per lungo tempo. Tra le colonie greche più significative si possono annoverare importanti centri come Rhegion (Reggio Calabria), Kroton (Crotone), Locri Epizefiri (Locri) e Sybaris (Sibari). Queste città godevano di una certa autonomia e si organizzavano politicamente e socialmente secondo i principi delle poleis greche.

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In questo articolo
Durante il periodo della Magna Grecia, che si estese dall'VIII al V secolo a.C., la zona divenne un centro culturale e commerciale di rilievo nel Mediterraneo occidentale. Le città si distinsero per le loro attività commerciali, l'artigianato, l'agricoltura e l'istruzione. I coloni greci introdussero inoltre importanti innovazioni nell'architettura, nell'agricoltura e nell'arte.
Nonostante l'influenza greca, la Calabria subì anche l'influenza di altre culture, tra cui quella degli antichi Romani, che conquistarono la regione nel III secolo a.C. Tuttavia, molti elementi della cultura ellenica sono ancora presenti nell’epoca odierna. I dialetti locali, la cucina, alcune tradizioni religiose e alcune delle antiche rovine greche testimoniano l'importanza della Magna Grecia nella storia della regione.
Vivere la Magna Grecia in bici
La Calabria può essere visitata in tanti modi, tra cui spicca senza dubbio la possibilità di percorrerla in bicicletta. Tale modalità di viaggio consente di scoprire in modo unico le bellezze naturali, storiche e culturali di questa terra. Scopriamo quindi cosa vedere in Calabria utilizzando le due ruote.
Un itinerario di grande interesse è dato dalla Ciclovia dei Parchi della Calabria, che si estende per circa 545 km e comprende strade a bassa percorrenza automobilistica, piste e sentieri ciclabili.
La Ciclovia dei Parchi della Calabria è un itinerario di grande valore, che attraversa luoghi dotati di fascino storico e naturalistico, e permette senza dubbio di immergersi nell'atmosfera della Magna Grecia. Il percorso inizia da Laino Borgo, comune della provincia di Cosenza situato al confine tra Calabria e Basilicata, e si conclude a Reggio Calabria. Le dodici tappe che lo compongono presentano differenti livelli di difficoltà, per scegliere la tratta più adatta alle proprie capacità.
I parchi nazionali attraversati dalla Ciclovia sono quattro:
- Parco Nazionale del Pollino
- Parco Nazionale della Sila
- Parco Naturale Regionale delle Serre
- Parco Nazionale dell’Aspromonte.
L’altitudine massima che si raggiunge durante il percorso è 1.565 m (al km 208, nel parco della Sila, nei pressi del Largo Arvo), mentre il punto più basso è a Reggio Calabria, al livello del mare. Oltre al percorso principale, è prevista una variante che permette ai ciclisti di raggiungere il Lago Angitola, nel Parco Naturale Regionale delle Serre.
Il lungo percorso della Ciclovia è particolarmente interessante in quanto viaggio attraverso meraviglie naturali e una storia millenaria. L'esperienza che ne deriva si configura come un'opportunità di scoperta in una Calabria che si rivela ricca di risorse, al di là delle sue rinomate bellezze marine e costiere.
Si segnala che la percorrenza completa del tragitto non è un requisito essenziale per apprezzare l'itinerario. In considerazione delle proprie esigenze e del tempo a disposizione, è possibile pianificare tratte più brevi, che comunque offrono l'opportunità di godere dei molteplici aspetti della Ciclovia dei Parchi.
Inoltre, il percorso attraversa diversi centri abitati, garantendo la facile reperibilità di strutture ricettive, quali camere e ristoranti, e di punti di assistenza per le biciclette. Si segnala che tutte le strutture ricettive presenti sul percorso offrono i servizi essenziali, mentre alcuni di essi mettono a disposizione servizi aggiuntivi, a scelta dell'utente.
Nota - Il tracciato può essere percorso per intero dalla primavera fino all’autunno; nei mesi invernali è opportuno verificare le condizioni meteo e l’eventuale presenza di neve.
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