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Borse bikepacking economiche Lidl, un primo giudizio

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Borse da bikepacking Lidl, ne vale la pena? Oggi ti parlerò di una cosa un po' particolare, che ho trovato per caso un giorno mentre facevo la spesa alla Lidl e nel dettaglio delle borse bikepacking economiche della Crivit, proprio l'azienda che produce equipaggiamenti e attrezzatura sportiva per la catena di supermercati tedeschi. Non avendo ancora avuto l'occasione di provarle, questa non è una recensione ma più un primo giudizio visivo e tattile.

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Borse bikepacking Lidl, primo giudizio lifeintravel.it

Se preferisci saltare la lettura puoi guardare direttamente il video relativo al mio primo giudizio sulle borse bikepacking in questione: lo trovi in fondo a questa pagina.

borse bikepacking economiche e Nala

Borse da bikepacking Lidl: set completo (o quasi)

Le borse da bikepacking economiche della Lidl/Crivit che ho acquistato sono, nel dettaglio:

  • una borsa manubrio,
  • una borsa da telaio,
  • la borsa sottosella.

In totale ho speso 39€ (12,99€ a borsa) per avere in pratica un set completo, o quasi, di borse per iniziare a fare qualche viaggetto. Per tutti i dettagli e altre informazioni utili ti rimando a questa guida alla scelta delle borse da bikepacking.

Ma vediamo singolarmente alcune caratteristiche delle singole borse bikepacking economiche acquistate alla Lidl. borse bikepacking economiche Crivit

Tutte le borse bikepacking della Crivit vengono dichiarate essere waterproof, cosa che a me piace a prescindere dalla filosofia e dalle diverse correnti di pensiero. Non ho però ancora avuto occasione di valutare se effettivamente quanto dichiarato corrisponda al vero.borse bikepacking telaio

Borsa telaio: le misure contano!

Iniziamo da una rapida ispezione della borsa da telaio: al tatto si presenta resistente e alla vista graziosa; è dotata di una cerniera scorrevole termosaldata e di cuciture che paiono ben sigillate. Sono presenti quattro attacchi a strappo in velcro per fissare la borsa al telaio della bicicletta: due nella parte superiore per ancorarla al tubo orizzontale e uno a testa davanti e dietro per fissare la borsa da telaio al tubo obliquo e al piantone.borsa bikepacking telaio

Non è una borsa fatta su misura quindi bisognerà valutare se può andare bene per il telaio sulla quale si vuole utilizzare: diciamo che sulla mia Genesis Tour de Fer 20 sta un po' stretta ed è leggermente piccola mentre credo che sarà più adatta alla Cinelli Hobogeo di Leo. Non ha un gran volume, infatti l'azienda dichiara una capacità fino a 2 litri di equipaggiamento mentre le misure della borsa da telaio Crivit sono 40x5x10,5cm.borsa telaio bikepacking lidl

Quali sono le prime impressioni su questa borsa bikepacking da telaio Lidl?

Come ti dicevo, al tatto sembra resistente e anche impermeabile però dopo un primo montaggio sulla bici ho notato alcuni difetti. Per esempio le cuciture che collegano la borsa stessa all'attacco in velcro sono abbastanza fragili: già cercando di tirare la borsa per fissarla al meglio, si notano che sono sotto tensione e quindi non so quanto dureranno. borse bikepacking attaccoAltro problema si presenta sulle chiusure a strappo: sono dotate di due parti in velcro che non hanno la stessa lunghezza. Una volta che si fissa la borsa al telaio della bici si rischia, soprattutto nei casi dei telai più stretti in acciaio, di non riuscire ad ancorare saldamente la borsa stessa poiché le due parti in velcro non coincidono. Questo potrebbe portare ad avere una borsa che continua a muoversi e oscillare tra le gambe.borse da bikepacking

Un dettaglio positivo invece è la presenza, all'interno della borsa da telaio, di una piccola tasca extra con cerniera in cui inserire le chiavi o, a esempio, la action cam. Quello che verrà trasportato in questa tasca rimarrà isolato dal resto della borsa ma comunque protetto da intemperie o agenti atmosferici. Nel resto della borsa poi personalmente ho infilato la pompa e gli attrezzi di prima riparazione.dettaglio borsa da bikepacking

Borsa bikepacking da manubrio

La seconda tra le borse bikepacking economiche che ho acquistato di cui ti voglio dare un primo giudizio è la borsa manubrio che Crivit dichiara avere un volume di circa 10 litri.borsa bikepacking manubrio economica

La borsa è composta da due parti: il guscio esterno che non è impermeabile ed è attaccato alla parte interna, invece impermeabile, attraverso un velcro. Questo consente di lasciare attaccato al manubrio alla sera il guscio esterno e staccare facilmente la parte interna per portarla in tenda o nella struttura dove pernotteremo.borsa bikepacking

Il guscio esteriore verrà chiuso con due stringhe regolabili, terminanti con fibbie in plastica. Le due chiusure a strappo posteriori che verranno applicate al manubrio sono estraibili ma non ho capito bene il motivo perché comunque non ci sono altre asole in cui infilarle. La terza stringa che teoricamente va allacciata al tubo sterzo è in realtà piuttosto corta e quindi io sono stata costretta ad agganciarla alla pipa del manubrio.borsa da telaiofibbie borse bikepacking manubrio

La parte interna della borsa da manubrio bikepacking di Crivit, quella impermeabile, è richiudibile con chiusura a rotolo. Il materiale di realizzazione è il poliestere e risulta abbastanza spaziosa: io ho inserito per ora il mio piccolo sacco a pelo estivo e la giacca antivento. Come tutte le borse da bikepacking da manubrio, può presentare problemi nell'attacco al manubrio se la tua bici ha il passaggio cavi esterno come la mia.borse bikepacking da manubrio

Come dicevo anche in precedenza, nel mio caso sono riuscita ad attaccarla abbastanza facilmente al manubrio mentre la stringa da agganciare alla serie sterzo risulta un pochino corta. Per questo motivo non si riesce a far aderire bene la borsa  e fissarla in maniera adeguata. A una prima occhiata la borsa sembra resistente, ma la grossa incognita sono gli attacchi al manubrio piuttosto basilari. borse bikepacking economicheDi certo saranno necessarie alcune uscite, anche offroad, per giudicare meglio il prodotto. Le dimensioni dichiarate da Crivit sono 49x15cm.borse bikepacking economicheborse bikepacking manubrio

Borsa bikepacking sottosella: scoda un po'

Tra le borse bikepacking economiche di Crivit acquistate, l'ultima da considerare è quella sottosella. La borsa ha un volume di circa 8 litri ed è dotata di un attacco al reggisella che sembra abbastanza solido e di due attacchi alla sella. Il sacco interno di questa borsa da bikepacking sottosella è impermeabile, ha cuciture sigillate e la chiusura principale è a rotolo come quella della borsa da manubrio. L'interno in polietilene è azzurro e in questo caso l'ho riempita con gli abiti di ricambio per trascorrere una notte fuori casa.borse bikepacking sottosella

La parte anteriore della borsa è provvista sul lato di due pannelli in plastica che servono a dare un po' di rigidità in più all'involucro. Dal primo montaggio sulla bici ho notato che le cinghie di regolazione della chiusura a rotolo sono facilmente regolabili, quindi queste non creano assolutamente problema. Le cinghie di attacco della borsa al sottosella invece non sonocosì semplici da stringere e si fatica a far rimanere salda la borsa.borse bikepacking economiche

La borsa al tatto risulta resistente e anche i materiali sembrano di ottima fattura ma ovviamente per valutare l'usura servirà un test più approfondito. Le dimensioni della borsa bikepacking sottosella della Crivit sono 58x29x14cmattacco borse bikepacking sottosella

Queste sono solo le mie prime impressioni perché non ho ancora avuto modo di provarle, dato il periodo di sosta forzata... spero di poter aggiornare presto l'articolo!

Confronto con le borse bikepacking Revelate Design

Ora però, visto che ho avuto l'occasione di viaggiare negli scorsi anni altre due borse bikepacking che utilizzo tuttora (...in realtà ti devo svelare che le borse Crivit sono per Leo! :)) vorrei fare un rapido confronto tra le borse manubrio e sottosella di queste due aziende.

Le borse in questione sono la borsa sottosella Terrapin e la borsa da manubrio Sweetroll di un'azienda americana, la Revelate Designs, la prima azienda a creare borse da bikepacking.

Per prima cosa c'è da dire che una borsa della Crivit costa 12,99€ mentre le borse della Revelate Design costano tra 80€ e 120€ quindi quasi dieci volte tanto.

Confronto borse bikepacking sottosella

Partendo dalle borse bikepacking sottosella, la prima differenza che si nota è la presenza, nella Terrapin, di un guscio estraibile che protegge la borsa interna, dove poi vengono riposte le nostre cose. Tra l'altro questa protezione mi è servita quando ho usato la borsa su una MTB full perché utilizzando anche l'ammortizzatore posteriore la sella si abbastava e la borsa sottosella andava a strisciare sullo pneumatico posteriore. Il guscio protettivo si è un po' usurato in superficie, ma ha protetto la parte interna della borsa, quella dove erano presenti gli oggetti da trasportare. Nella borsa sottosella da bikepacking Crivit non è presente alcun guscio esterno, la borsa è un unico pezzo, quindi nonostante ci sia una parte protettiva spessorata, se si gratta sullo pneumatico si rovina l'intera borsa.confronto borse bikepacking sottosella

Un'altra cosa che salta subito all'occhio è la presenza nella borsa della Revelate Designs della valvola che permette all'aria di uscire per comprimere al meglio la bisaccia prima di infilarla nel guscio esteriore. Ovviamente nella Crivit, essendo un oggetto unico ed economico, non è presente un accessorio del genere. I dettagli, tipo il cordoncino esterno o altri attacchi vari per luci e altri oggetti, nella Crivit in confronto a quelli della Revelate Designs sono minimali ma comunque diciamo che a una prima occhiata si difende abbastanza bene.borse bikepacking economiche

L'aggancio al sottosella è forse però la differenza maggiore: nella Crivit il fissaggio, come dicevo in precedenza, non pare essere troppo saldo (da verificare in strada) come invece accade nel caso della Revelate.

Confronto borse bikepacking da manubrio

Non avendo la borsa da telaio della Revelate non posso fare un confronto però posso farlo tra le borse manubrio da bikepacking. La borsa della Revelate è molto più ampia di quella della Crivit e un altro dettaglio che salta subito all'occhio è la possibilità di aprire la borsa da entrambi i lati, sempre con una chiusura a risvolto. In più gli attacchi al manubrio sono dotati di alcuni spessori in gomma che permettono di regolare meglio la chiusura e anche di proteggere il telaio/manubrio da eventuali sfregamenti. Inoltre nella Revelate è presente un guscio esterno regolabile all'interno del quale si possono infilare altri componenti dell'equipaggiamentore come per esempio, mi vengono in mente, un sacco a pelo, i pali della tenda o una maglia. Nel caso della Crivit il guscio esterno difficilmente potrà essere usato per adagiare altri oggetti esterni alla borsa. confronto borse bikepacking manubrio

Anche la Crivit, per il prezzo a cui viene venduta, si difende bene soprattutto se si pensa di usarla su asfalto e per uscite di un giorno o di un weekend. L'unica cosa che mi lascia un pochino perplessa è la presenza di stringhe per attaccare la borsa al manubrio decisamente corte e, a una prima occhiata, anche un po' delicate. Di certo un test più approfondito potrà rispondere a molte più domande.

Borse bikepacking economiche Crivit: le conclusioni

Tirando un po' le somme ti dirò che sono davvero curiosa di provare queste borse bikepacking economiche della Crivit quando sarà possibile pedalare, perché le prime impressioni sono piuttosto positive anche tenendo presente l'utilizzo sporadico che faremo di questi accessori. Qualche nota negativa non manca anzi, soprattutto per quanto riguarda l'aggancio al telaio e la resistenza all'usura degli attacchi, che è tutta da verificare.03 borse bikepacking economiche lidl

La borsa forse più valida tra le tre sembrerebbe essere quella da telaio, considerando però le misure che devono essere messe a confronto con il telaio di gonuno. Le altre due borse richiedono esami più approfonditi per valutarne l'affidabilità

Di certo un test su strada con borse cariche e magari un po' di sterrato potrebbe rispondere a molte domande rimaste sospese. In definitiva comunque, per un utilizzo su asfalto credo che le borse Crivit non presenteranno grandissime problematiche. Dato il nostro amore per lo sterrato però è necessaria una prova più accurata.borsa da bikepacking economica

A conti fatti in ogni caso sappiamo di aver speso solo 39€ per l'acquisto di tre borse da bikepacking, praticamente un set quasi completo. Le borse sono utilizzabili per un'uscita di uno o più giorni e se anche dopo un anno non saranno più in grado di accompagnarci nelle nostre avventure sapremo di aver speso una cifra abbordabile. Alla luce di questo primo test "da ferme" le valuto un buon acquisto per chi voglia provare ad avvicinarsi a questa tipologia di cicloturismo più leggera e vedere se è effettivamente quello che fa per noi.30 borse bikepacking economiche

Per maggiori informazioni e per acquistare le borse si può controllare il sito Crivit oppure quello della Lidl e attendere che questa offerta venga riproposta nei supermercati.

 
 
Letto 44701 volte Ultima modifica il Domenica, 27 Agosto 2023 13:37
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Vero

ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!

EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!