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Bormio e dintorni: un giro in Alta Valtellina
Scritto da Redazione
Punto di partenza ideale per visitare nella sua intera bellezza un piccolo tratto della Valtellina, Bormio è una cittadina dalle mille sfaccettature, dalle molteplici attività, dagli indimenticabili colori. Alle sue spalle una ricca storia, che può essere riscoperta nel museo civico di Palazzo de Simoni, nella piazza del Kuèrc, nella centrale via Roma, oppure dedicando un po’ di tempo a voi stessi nelle acque termali dei Bagni Vecchi, descritte per la prima volta nel I secolo.
Bormio ha un fascino tutto particolare. È piccola ma di lei non ci si stanca mai e ogni volta che ci si ritorna è come scoprirla per la prima volta. Lungo le vie l’odore dei formaggi freschi e del pane appena sfornato, lo scintillio delle botteghe che espongono in vetrina i prodotti tradizionali, il suono fragoroso della gente a passeggio. È un piacere per tutti i sensi. Sia d’estate che d’inverno, manifestazioni, eventi e proposte sportive non mancano. Se da novembre a marzo le piste da sci spopolano, da maggio a ottobre spazio a golf, trekking, pattinaggio, bici e tranquille passeggiate. Per non parlare delle sagre dedicate ai prodotti locali.
Valfurva e treno rosso del Bernina
Da Bormio si possono comodamente raggiungere altri punti di interesse, come la allegra Valfurva, il centro della Valtellina Tirano, il passo dello Stelvio e la rumorosa Livigno. Per esempio uscendo da Bormio e seguendo le indicazioni per Santa Caterina si raggiunge la Valfurva in meno di quindici minuti. Da Santa Caterina Valfurva si può salire fino alla favolosa Val Zebrù, alle valli del Forno oppure fino al Gavia. Una gioia per gli appassionati del trekking sarà scoprire come la Valfurva ha organizzato i suoi itinerari e gli ha resi accessibili a tutti. Per chi ama i sentieri più pericolosi e impossibili o per chi ha appena cominciato a passeggiare e vuole fare un po’ di pratica, i percorsi sono divisi per difficoltà e praticità e assecondano tutti. Tirano, a meno di 40 km da Bormio, è il centro della Valtellina. Questa cittadina merita senz’altro una passeggiata, se non altro perché punto di partenza del Bernina Express. Sicuramente rimarrete affascinati dal magico trenino rosso e vorrete anche voi provare un’esperienza che non dimenticherete mai: questo favoloso trenino d’un tempo, oltre a rappresentare un salto nella natura più incantata, vi porterà da Tirano direttamente a Saint Moritz, passando dal fondovalle valtellinese ai boschi della Val Poschiavo fino ai ghiacciai del Bernina. Saint Moritz è una città imperdibile e affascinante, ma lo sarà ancora di più il viaggio tra le montagne e i paesaggi incontaminati che vi porterà a lei.Con le sue moderne e all’avanguardia piste da sci d’inverno e i suoi eventi sempre aggiornati d’estate, Livigno è il paese dell’Alta Valtellina in cui non ci si annoia mai. Si trova a ben 1816 metri d’altitudine e prima di raggiungerla, gustatevela dall’alto: appena arrivati infatti, sia che siate in bus o con la vostra macchina, potrete osservare tutto il suo fascino dal centro abitato più alto d’Europa (ben 2079 metri!), Trepalle. La via principale è un pullulare di negozi e locali che si accendono di notte, per non parlare dei ristoranti che offrono la tipica cucina valtellinese. Potrete affittare una mountain-bike e seguire un sentiero, oppure praticare trekking nei confinanti parchi nazionali.
Passo dello Stelvio, salita mitica
Il Passo dello Stelvio, famoso per il Giro d’Italia, è la strada spettacolare che attraversa lo Stelvio. Qui, i ghiacciai del Livrio, della Geister e della Nagler permettono agli instancabili amanti dello sci di praticare il loro sport preferito anche d’estate. Ma se durante la stagione dolce non avete voglia di indossare scarponi e tuta da sci, non perdetevi comunque l’opportunità di salire fino in cima e di godervi lo spettacolo dei ghiacciai. Lunghe distese di prati e montagne all’orizzonte, pascoli di mucche e capre felici, accompagnano il cammino fino ai 2750 metri, un cammino divertente per le sue numerose curve soprattutto per i motociclisti. Prima di arrivare, sostate nel bar che troverete lungo la salita, da dove si potrebbero far vedere gli stambecchi. E una volta in cima assaggiate il panino del caro e vecchio Carl, un simpatico tedesco che da anni con i suoi figli serve wurstel e crauti caldi accompagnati da una gustosissima senape. Una vera delizia.Passeggiando lungo i sentieri, tra il parco nazionale dello Stelvio e la Val Monastero, scoprirete rifugi e malghe che vi accoglieranno e ospiteranno gentilmente. Gente del posto che produce formaggi e burro fresco, pastori che si svegliano all’alba per curare il bestiame, donne al sole mentre aspettano lo stufato che cuoce. È un mondo senza tempo e senza spazio, quasi incontaminato dalla modernità. La Valtellina vi permetterà di entrare in pieno contatto con quella natura che forse avete dimenticato da tempo.
Cibi e tradizioni
Un ultimo accenno merita la tradizione culinaria valtellinese, una tradizione da leccarsi i baffi. Non si può visitare la Valtellina senza assaggiare uno dei piatti tipici, dagli sciatt alla squisita bresaola, senza affondare la forchetta nei burrosi pizzoccheri, senza soddisfare il palato con polenta taragna e salmì di cervo. Per gli amanti dei dolci, come non citare lo strudel caldo di mele e la bisciola, ricco di frutta secca e di profumi. Solo assecondando quest’ultimo piacere, potremo dire di aver viaggiato in questa ricca regione alpina ai confini d’Italia.{phocagallery view=category|categoryid=324|limitstart=0|limitcount=0}
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico