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Bolaven Plateau in bicicletta: il Laos delle piantagioni di caffè

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Dati tecnici
Laos - Bolaven Plateau in bici
Partenza/Arrivo | Napong/Pakse via Paksong |
Tempo | 3 giorni |
Dislivello | 1350 m |
Lunghezza | 200 km |
Fondo | 60% asfalto 40% sterrato |
Bici consigliata | Gravel bici da viaggio MTB |
Difficoltà | ![]() |
Panorama | ![]() |





Informazioni Utili
Cosa vedere
- Visitare le numerose cascate della zona
- Rilassarsi nella sonnolenta Tad Lo
- Trascorrere un po' di tempo in un villaggio remoto dove l'ultimo viaggiatore è passato 30 anni fa
- Gustare qualche banana appena colta a Lao ngam
- Sorseggiare un Kàa-fèh lao al Sala Bolaven
- Degustare una papaya salad con una beerlao ghiacciata sulle rive del Mekong a Pakse
Dove dormire
Guida in Pdf - Bolaven Plateau
Pedalando verso la Bolaven Plateau - 1° tappa
Si parte dalla Guesthouse Vieng Phing di Khong Sedon percorrendo la strada 13S, asfaltata ed in buone condizioni, in direzione del paese di Ban Napong. Circa a metà dell'abitato un segnale stradale indica sulla destra l'inizio di uno sterrato (strada n°15) che conduce alla cittadina di Salavan, 74 km più ad est. Seguendo il tracciato si raggiunge in pochi chilometri il centro abitato di Vapi dove è eventualmente possibile alloggiare in una guesthouse (1 km prima di entrare in paese). Essendo questa l'unica via di comunicazione della zona degna di nota, risulta piuttosto frequentata da camioncini, sàwng thàew, motorini e biciclette ma la mole di traffico va comunque rapportata al numero di veicoli in circolazione nel Laos. Viaggiare in bicicletta in Laos è davvero una bella esperienza anche se, durante la stagione secca, si mangerà parecchia polvere.
un buon motivo per trascorrere una notte nella cittadina di Thatheng è senz'altro quello di poter visitare il variopinto mercato mattutino dove le donne delle etnie che abitano il Plateau, vendono i loro prodotti esibendo la mercanzia su consunte stuoie di bambù fin dalle prime ore del mattino. Indossando il tradizionale sarong e sedendo di fianco alle verdure, le abili contrattatrici trascorrono l'intera mattinata fra discussioni con le vicine, risate e vendite. Le minoranze etniche che vivono in quest'area sono prevalentemente tre: i Laven dai quali l'altopiano prende il suo nome (Bo-laven cioè terra dei Laven), che sono anche i maggiori coltivatori di caffè, i Katu e gli Alak. Il mercato è un tripudio di forme e colori e sarebbe un vero peccato perderlo!!!
Zigzagando fra le piante di caffè - 2° tappa
Costeggiando il Sedon, non visibile dalla carreggiata, si raggiunge il paese di ban Muang e dopo aver superato un vecchio ponte in cemento sul fiume, si entra a Ban Naxai dove sono visibili i primi cartelli informativi della Lao Ngam Protected Forest. Si continua sulla strada n°15 ignorando la prima deviazione sulla destra in paese e dopo 35 km dall'inizio dello sterrato si svolta a destra seguendo un torrente usato come canale irriguo procedendo verso sud. Il sentiero è particolarmente sconnesso ma il traffico irrisorio e il paesaggio risulta essere davvero interessante.

Tra le principali attrazioni dell'altopiano di Bolaven vi sono le numerose cascate che scendono verso le pianure circostanti. Lungo il percorso descritto qui, è possibile osservarne alcune, tra cui le cascate Tad Hang, Tad Lo e Tad Suong nei pressi del paese di Tad Lo. Dal centro si attraversa il ponte sul fiume set e subito a sinistra si possono ammirare le cascate di Tad Hang che formano ampie piscine naturali dove è possibile nuotare nella stagione secca. Seguendo il sentiero che risale la collina ad est di questo primo salto d'acqua, si giunge in circa 700 metri alle Tad Lo. La terza cascata si trova a 10 chilometri dalla cittadina risalendo la strada asfaltata in direzione di Lao Ngam dove le indicazioni guidano gli avventori a questa bellezza naturale. Pochi chilometri a sud di Paksong si incontrano le due deviazioni per le cascate di Tad Yuang alla cui base è possibile nuotare in una piscina naturale e quelle di Tad Fan che si tuffano nella foresta tropicale incontaminata. Per visitare Tad Yuang e Tad Fan l'ingresso è di 5000 kip per cascata.
Dalle piantagioni di caffè al Mekong - 3° tappa


Con il suo clima perfetto e le caratteristiche del suolo adeguate, la Bolaven Plateau è una regione perfetta per la coltivazione del caffè. Sull'altopiano sono distinguibili, in base alla loro dimensione, due differenti piante che ne delineano altrettante qualità: l' Arabica (alta circa due metri), più pregiata e costosa e la Robusta (alta anche oltre i cinque metri) più diffusa ed economica. Oltre a queste due principali, vengono prodotte anche delle varianti dell'Arabica il cui consumo si stà pian piano diffondendo, una di queste è il Kantimor. I popoli dell'Altopiano coltivano caffè dal 1915 e, passando in quest'area nel periodo di gennaio, ci si accorge di come tutti gli abitanti dell'area abbiano almeno un appezzamento coltivato con il rinomato albero perchè, in questa stagione, i frutti vengono raccolti e posizionati nei cortili, sui tetti delle case e ovunque capiti a seccare. Il caffè laotiano viene solitamente servito con latte condensato e una tazza di thè a parte.
Gli uxo (ordigni non esplosi) sono purtroppo ancora un serio problema nell'area del sud est asiatico. Durante la seconda guerra segreta d'Indocina, gli americani sganciarono per anni milioni di ordigni, molti dei quali rimangono ancora oggi pericolosamente presenti nel terreno.La maggior parte delle zone turistiche è stata ripulita ma in certe regioni è pericoloso inoltrarsi al di fuori dei sentieri battuti. Nella zona di confine lao-vietnamita, come l'altopiano di Bolaven in particolare, il numero di uxo presente è molto alto e senza fondi per la bonifica dei territori, la situazione rimarrà invariata per parecchi anni. Per ulteriori informazioni: www.uxolaos.org
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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