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Aracataca: in arrivo il nuovo docutrip di Jovanotti
Non voglio cambiare pianeta 2, un altro viaggio in Sudamerica, un'altra docu-serie di Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti disponibile in streaming su RaiPlay da domani 24 aprile 2023. Aracataca, dalle Ande alla foresta pluviale fino alle sponde dell'Atlantico! Il cantautore torna a farsi ambasciatore del cicloturismo e, alla sua maniera, da lunedì racconterà il suo viaggio a milioni di italiani.
Aracataca: non voglio cambiare pianeta 2
Avevamo già dato conto della prima miniserie di viaggi in bici di Jovanotti sulla Rai dedicata a un viaggio tra Cile e Argentina, sulle strade andine tra La Serena, il deserto di Atacama e l'Argentina. Due giorni fa si è tenuta la conferenza stampa di presentazione (puoi guardarla a questo link) del più recente dei viaggi in bici del cantante italiano, perché da domani saranno disponibili su Raiplay le prime 11 puntate del racconto video di questa sua avventura a pedali.
Da Neruda a Gabriel Garcia Marquez, c'è un filo conduttore che lega il primo al secondo viaggio in Sudamerica di Jovanotti, ma lo lasciamo scoprire a te durante la visione delle docu-serie.
Aracataca è il riassunto di un viaggio in bici fatto a Gennaio-Febbraio di quest'anno. L'avventura è partita da Cuenca, nel sud dell'Ecuador per raggiungere il mar del Caribe nel nord della Colombia dopo 3500 km e 50000 m di dislivello. Ma nel mezzo c'è un mondo, come sempre accade in un viaggio in bici. C'è la strada e ci sono le persone. C'è la fatica e la gioia. C'è tutto ciò che rende un viaggio in bici speciale.
Anche questa volta, Non voglio cambiare pianeta 2 è stato girato interamente da Lorenzo con una action cam e il telefonino e la serie è stata poi montata e diretta da Michele Luganesi e realizzata insieme a Federico Taddia. Prende il titolo da un verso di una poesia del cileno Pablo Neruda e la colonna sonora è inedita e realizzata da Jova per l'occasione.
Devo ammettere che il mio primo grande viaggio fu anche un po' influenzato da Jovanotti e dal suo viaggio in bicicletta in Patagonia nel gennaio del 1998, quando partorì Il grande boh, un libro che lessi due anni dopo, prima di partire per l'estremo sud di Argentina e Cile anch'io.
Come molti altri e come noi, anche Jovanotti fu folgorato dal viaggiare in bicicletta e non smise di esplorare il pianeta. Negli ultimi anni ha anche dedicato del tempo alla realizzazione di video durante queste sue avventure. Prima il road-movie Vado a farmi un giro – Jova Zelanda, attraversando la Nuova Zelanda per 3000 km, poi Non voglio Cambiare Pianeta che in epoca Covid ebbe un successo inatteso e oggi Aracataca, non voglio cambiare pianeta 2, che non vedo l'ora di vedere.
In uno dei suoi post instagram Jovanotti descrive così la prossima docu-serie:
"Si chiama ARACATACA e scoprirete perché durante le 22 puntate. 22 come gli arcani maggiori dei tarocchi. Da “il matto” a “il mondo” il viaggio è avventuroso, vero e semplice, tutto a pedali in autonomia, muscolare e psichedelico, musicale e libero. Girato senza nessun supporto esterno o assistenza tecnica, interamente con una piccolissima action camera e un cellulare. Un lavoro (grosso!) di montaggio e regia ha messo in fila e selezionato da oltre 70 ore di girato il racconto delle 22 puntate di un quarto d’ora ognuna. La colonna sonora è tutta originale piena di pezzi inediti che per ora esisteranno solo nella serie video. Ho goduto parecchio a fare questa colonna sonora perché è stato come proseguire il viaggio. Al ritorno ho acceso il registratore , mentre @maikid montava le puntate sommerso dalle sd card, dal mio studio gli mandavo la musica proprio mentre nasceva. Si tratta di un “format” che non riesco a definire con una parola, se non “viaggio” , perché è un viaggio, in tutti i sensi. Raiplay lo ha visto quasi completato e si è gasata. Si parte! È un viaggio il cui scopo è il viaggio stesso, non è una gara, nessuno vince, nessuno perde, nessuno viene eliminato. Come recitava il titolo di quel film di quando ero ragazzino: l’avventura è l’avventura."
Testimone della bici
Nell'ascoltare la conferenza stampa di Jovanotti emerge la sua grande volontà, non solo di esplorare il mondo, ma di comunicarlo. Di diffondere la bellezza di pedalare, faticare ed esplorare. Quello che sta più a cuore al cantnate è comunicare il senso dell'avventura. Come dice lui, non si sente un testimonial del cicloturismo ma più un testimone, uno che pratica da anni questa meravigliosa disciplina senza agonismo, senza competitività.
Jova consiglia a tutti di viaggiare, mettersi in gioco, anche in Italia, nonostante lui, per questioni di "ingombro della mia faccia" non voglia o non possa farlo. Ormai viaggiare in bici è un'esperienza bellissima alla portata di tutti. "I primi 3 giorni se sei senza allenamento soffri come un pazzo poi dopo però entri dentro questo ritmo e diventi un animale, un cavallo. La testa da l'ordine al corpo di stare bene, tutto si riduce all'essenziale, devi mangiare, dormire, riposare e ripartire... dopo 2-3 giorni ti fondi con questo mezzo, con le cose che incontri, con la strada. L'esperienza è profonda dal punto di vista psichico, molto rigenerante, molto bella."
Jovanotti, da maestro della parola qual è, riesce a divulgare il messaggio in maniera lieve ma incisiva:"Raggiungere il mondo è necessario altrimenti, bombardati come siamo dalle notizie, il mondo che ci raggiunge ci sopraffà. Viaggiare è ancora oggi una delle grandi esperienze che l'essere umano può fare."
Insomma, noi operai del cicloturismo che da anni provano a diffondere la bellezza di questo mondo e di questo modo di esplorare il pianeta non possiamo che essere felici e grati che ci sia un purosangue della comunicazione come Jovanotti dalla nostra parte (può piacere o meno come artista, ma non si può negare la sua grandissima abilità nell'attirare l'attenzione e veicolare un messaggio).
Il cantante poi continua a descrivere il viaggio e il restare in sella per tante ore come una forma di meditazione. Lo scopo di questi viaggi è quello di aggiornare il sistema informativo, riformattare, riuscire a estraniarsi da tutto e tutti e avere un momento per sè. E funziona, ve lo assicuro!
La bicicletta di Jova
Tre anni fa avevamo approfondito nel dettaglio il mezzo con cui Jovanotti aveva attravesato Cile e Argentina mentre in questo caso vi daremo conto più brevemente di quanto accennato da Jovanotti in conferenza stampa.
La bici è, come sempre, stata preparata da Augusto “Gus” Baldoni, meccanico e rivenditore di biciclette che anche questa volta ha pedalato per 10 giorni con Jova e che lui ha definito una volta “il mio pusher di felicità” nonché già compagno di Jovanotti nell’avventura sulla Karakorum Highway in Pakistan.
Poiché la bici dell'epoca, un telaio Locomotive Scotsman in acciaio inox con un manubrio Surly Moloko con aggiunta di prolunghe, come racconta Jovanotti, gli aveva creato un formicolio alle punta delle dita durato 4 mesi, a causa della posizione troppo piegata in avanti del busto, in questo caso i due amici hanno deciso di realizzare un telaio con tubi in acciaio, fatto su misura (anche perché Jovanotti è altissimo, 193 cm!) con manubrio drop dotato di prolunghe per alzare il baricentro e una forcella in carbonio.
Una bici da viaggio che Jova dice "noi chiamiamo adventure bike per fare i galli". In realtà pure noi, Jova, chiamiamo adventure bike le bici polifunzionali più propense all'offroad che all'asfalto quindi siamo allineati mentre lo siamo un po' meno sulla scelta del monocorona per viaggiare ma soprattutto perché noi non abbiamo la tua gamba! ????
Dove guardare gli episodi della serie Non voglio cambiare pianeta 2 di Jovanotti
Da domani su Raiplay potrai guardare le prime 11 puntate e aggiornerò il link diretto quanto prima.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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