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Trekking nell'Abel Tasman National Park: da Whariwharangi bay a Awaroa bay
Abel Tasman Track - quarta tappa
Ill percorso è fin da subito molto piacevole visto che costeggia una parete rocciosa che, poco oltre il nostro passaggio, si tuffa a strapiombo nella baia sottostante dando vita ad un'affascinante ambientazione. La vera e propria discesa a Separation Point è erta su terreno sdrucciolevole, l'ideale per chi ha caviglie delicate spesso soggette a storte, ma la visione di una piccola foca che gioca con la mamma in un pozza d'acqua ci incoraggia a proseguire senza preoccuparci troppo delle difficoltà. Abbandoniamo gli zaini in cima alla scalinata improvvisata e scendiamo rapidamente verso il promontorio roccioso dove alcune foche si divertono fra schizzi ed immersioni improvvise, mentre, poco distante, dei cormorani sembrano quasi annoiati appollaiati sulle rocce: taluni ad ali chiuse, pensierosi, altri spalancando le grandi braccia piumate come per assorbire energia dal sole.
Una deviazione fino a Separation Point è assolutamente consigliata: prendetevi almeno un'ora per assaporare la salsedine sulla pelle e le piroette acquatiche di foche e leoni marini.
Ripercorriamo a ritroso il breve tragitto già effettuato oggi ed imbocchiamo la deviazione verso Mutton Cove che ci condurrà poi all'Anapai Bay attraverso calette sabbiose e alternate a tratti di costa rocciosi.
Per arrivare alla successiva baia di Totaranui ci sono due alternative possibili: una più lunga e percorribile anche con l'alta marea e la seconda affrontabile solo con condizioni di bassa marea. Dopo qualche minuto di dubbi e perplessità optiamo per la seconda alternativa e riprendiamo a camminare fino a trovarci davanti un fiume salato da attraversare alto almeno un metro.
Non abbiamo alternative: divertiti e goffi per non cadere nel pantano, togliamo gli scarponcini da trekking e le calze, arrotoliamo i pantaloni e ci prepariamo a guadare il letto colmo di fredda acqua oceanica. Stranamente ci impieghiamo meno del previsto e, tempo di pochi minuti, ci troviamo di nuovo sulla terraferma.
A Totaranui potremmo sostare per la notte nel grande campeggio sulla riva dell'oceano, ma decidiamo di andare oltre perchè la meta preventivata per questa giornata è la baia di Awaroaa circa 5 km da qui. Il trekking sale nuovamente lungo la costa passando per un punto panoramico chiamato Skinner Point e poi ridiscende fino a Goat Bay, la baia della capra, dove dobbiamo aspettare 1 ora e mezza l'abbassamento della marea. Finora ci era andata bene, ma le maree alla fine sono riuscite a fermarci.
Solo 200 metri ci dividono dal campeggio, dalla nostra meta, dalla nostra cena e l'attesa è una dolce compagna di viaggioche ci permette di chiacchierare e scambiare opinioni sulla giornata appena trascorsa o sui più disparati argomenti mentre sorseggiamo una tazza di thè preparata con il nostro fornelletto a gas. Il tempo scorre più veloce di quanto mai si possa immaginare e ci ritroviamo nuovamente senza scarpe e calze, assaporando l'odore pungente della salsedine ed i colori del tramonto, mentre ci apprestiamo a terminare anche questa tappa nel parco nazionale di Abel Tasman ai confini del mondo conosciuto, in Nuova Zelanda!
Continua il trekking nell'Abel Tasman national park con noi lungo i 93 km di sentieri fra baie nascoste e punti panoramici da urlo nel cuore della Nuova Zelanda!
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Vero
ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!
EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!
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Ultimi commenti
Tutte le bici elettriche necessiterebbero comunque di una regolamentazione per l'uso in montagna , visto che la continua evoluzione le porta ad assomigliare a moto da fuoristrada piu che biciclette.