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Come utilizzare il GPS per la mountain bike
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A ogni bikers che si possa definire tale è sicuramente capitato prima o poi di trovarsi in mezzo ad un bosco, su una carrareccia o su un divertente single track e trovarsi di fronte un bivio imprevisto e sconosciuto. Che fare? Quale strada imboccare per continuare nella giusta direzione e portare a termine il percorso prestabilito senza dover fare chilometri e chilometri di noiosissimo asfalto o senza vagare per ore nel sottobosco? Si lanciava la monetina... testa a destra, croce a sinistra. Spesso andava bene e si proseguiva sul divertente sterrato che l'amico ci aveva consigliato, ma a volte si imboccava la via errata e ci si ritrovava, se andava bene, su una trafficatissima statale oppure, se andava male, al termine di una discesa ripidissima e lunghissima nel bel mezzo della vegetazione con la traccia del sentiero che si disperdeva tra le felci pochi metri davanti a noi. Ora il rischio si può ridurre al minimo (non dico eliminare perchè non si sa mai...) utilizzando un dispositivo Global Positioning System (GPS) per leggere il territorio ed assicurarci di aver scelto il tracciato corretto senza perdere ore a chiedere informazioni o a percorrere a ritroso un sentiero sbagliato. Inoltre sfruttando la rete e le sue infinite capacità di produrre informazione a costo zero, si potrà reperire percorsi differenti per variare i propri itinerari ogni week end. Sia però chiaro che non si deve abusare di questo strumento (quante storie si sono sentite di gente che fidandosi ciecamente di un gps è finita con l'auto in un lago, addosso a un muro, bloccato su una scalinata...): il GPS non deve togliere il gusto di esplorare tipico della MTB, non deve sostituire il paesaggio (godiamo di quello che ci sta attorno, non controlliamo il GPS ogni 5 secondi!) e nemmeno la nostra mente (in fondo se abbiamo inforcato la MTB è per immergerci nella natura e cercare un pò di avventura, non per sederci in poltrona a guardare un film). Dopo questa debita premessa voi vi chiederete...ma allora che diavolo lo prendo a fare questo GPS? Il dispositivo GPS è utile per pianificare un'uscita (conoscere tempi di percorrenza, lunghezza, deviazioni, scorciatoie, punti di ristoro, dislivelli e distanze), in caso di emergenza (valutare eventuali scorciatoie se si è stanchi, si sta facendo buio o si hanno problemi fisici o meccanici) ed aiuta a conoscere vie percorribili su un territorio nuovo o poco conosciuto.
Per la condivisione online vi potrebbe interessare la guida in cui spieghiamo come creare mappe di google maps dalle nostre tracce GPS mentre per pianificare le vostre escursioni sono interessanti le guide in cui si parla di come creare una traccia GPS a tavolino con google earth oppure come creare una traccia GPS con Qlandkarte GT. Un altro utile programma per l'elaborazione dei nostri dati digitali è Mapsource: ecco la guida al software Garmin
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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