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Come utilizzare il GPS per la mountain bike

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Il GPS oggi viene utilizzato per scopi civili in moltissimi ambiti: dalla navigazione all'orientamento stradale, ad orinetarsi durante le uscite in mountain bike o i trekking. Ultimamente l'evoluzione dei dispositivi ricevitori del segnale hanno raggiunto una tale leggerezza e compattezza da poter essere installati su una bicicletta senza gravare in peso e volume sui pedalatori. La forte diffusione di questi dispositivi negli ultimi anni ha trovato un terreno molto fertile tra gli amanti della mountain bike in quanto il segnale satellitare può aiutare soprattutto in caso di mancanza di indicazioni (come nei boschi o sui sentieri isolati). Di seguito cercherò di riassumere brevemente l'utilità e le potenzialità  (per lo meno quelle da me conosciute, come semplice appassionato) dei dispositivi GPS per mountain bike, dando alcune dritte e qualche utile riferimento nel web per reperire informazioni e percorsi scaricabili per godere delle bellezze del mountain biking senza imprecare ad ogni bivio sbagliato o saltato.
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Sono ormai anni che la tecnologia GPS (global positioning system) è entrata a far parte della nostra vita. Inizialmente essa venne utilizzata per scopi militari (PPS), quindi fu resa disponibile a tutti una versione molto meno precisa ed affidabile (SPS) per poi equiparare i due sistemi nel 2000. Questa rete (allora di 24 satelliti, oggi 33) da cui vengono rilevati i dati, è di proprietà americana ed è gestita da autorità militari che potrebbero un giorno, a loro inappellabile discrezione, decidere di bloccare l'accesso al sistema o ridurne la precisione. Dopo questa breve introduzione storica, entriamo nel merito incrociando le dita...
A ogni bikers che si possa definire tale è sicuramente capitato prima o poi di trovarsi in mezzo ad un bosco, su una carrareccia o su un divertente single track e trovarsi di fronte un bivio imprevisto e sconosciuto. Che fare? Quale strada imboccare per continuare nella giusta direzione e portare a termine il percorso prestabilito senza dover fare chilometri e chilometri di noiosissimo asfalto o senza vagare per ore nel sottobosco? Si lanciava la monetina... testa a destra, croce a sinistra. Spesso andava bene e si proseguiva sul divertente sterrato che l'amico ci aveva consigliato, ma a volte si imboccava la via errata e ci si ritrovava, se andava bene, su una trafficatissima statale oppure, se andava male, al termine di una discesa ripidissima e lunghissima nel bel mezzo della vegetazione con la traccia del sentiero che si disperdeva tra le felci pochi metri davanti a noi. Ora il rischio si può ridurre al minimo (non dico eliminare perchè non si sa mai...) utilizzando un dispositivo Global Positioning System (GPS) per leggere il territorio ed assicurarci di aver scelto il tracciato corretto senza perdere ore a chiedere informazioni o a percorrere a ritroso un sentiero sbagliato. Inoltre sfruttando la rete e le sue infinite capacità di produrre informazione a costo zero, si potrà reperire percorsi differenti per variare i propri itinerari ogni week end. Sia però chiaro che non si deve abusare di questo strumento (quante storie si sono sentite di gente che fidandosi ciecamente di un gps è finita con l'auto in un lago, addosso a un muro, bloccato su una scalinata...): il GPS non deve togliere il gusto di esplorare tipico della MTB, non deve sostituire il paesaggio (godiamo di quello che ci sta attorno, non controlliamo il GPS ogni 5 secondi!) e nemmeno la nostra mente (in fondo se abbiamo inforcato la MTB è per immergerci nella natura e cercare un pò di avventura, non per sederci in poltrona a guardare un film). Dopo questa debita premessa voi vi chiederete...ma allora che diavolo lo prendo a fare questo GPS? Il dispositivo GPS è utile per pianificare un'uscita (conoscere tempi di percorrenza, lunghezza, deviazioni, scorciatoie, punti di ristoro, dislivelli e distanze), in caso di emergenza (valutare eventuali scorciatoie se si è stanchi, si sta facendo buio o si hanno problemi fisici o meccanici) ed aiuta a conoscere vie percorribili su un territorio nuovo o poco conosciuto.
Entriamo ora nel dettaglio. Il navigatore GPS è lo strumento che ci permette di visualizzare il percorso (traccia) e le informazioni relative ad esso durante la nostra escursione. Su di esso è possibile caricare percorsi scaricati da internet per poi seguirli durante l'escursione oppure salvare un percorso che conosciamo e quindi condividerlo con altri utenti in diversi siti dedicati. Le tracce da caricare sul dispositivo sono dei files, solitamente con estensione GPX (in caso necessitiate di convertire files per il vostro dispositivo GPS il sito GPSvisualizer risulta molto comodo - è gratuito), in cui sono contenute le informazioni relative al percorso mentre i punti di interesse vengono salvati in files con estensione WPT (waypoints, cioè dei segnaposto che sono stati creati per indicare un luogo particolare sul percorso, ad esempio un bivio, una malga, una sorgente ecc...). Per la visualizzazione del tracciato sul nostro PC dovremo utilizzare un software. Solitamente quando si acquista il navigatore viene fornito un cd su cui è presente un software base con cui leggere  ed archiviare i files. Altri software per l'editazione di tracce GPS possono essere acquistati separatamente (qui la demo gratuita di CompeGPS Land) oppure scaricabili gratuitamente in rete (Qlandkarte). All'interno del software solitamente possiamo elaborare a nostro piacimento il percorso e visualizzarne mappa e dislivelli. Sempre tramite il software è possibile caricare/scaricare le tracce sul nostro navigatore.
Una volta caricata la traccia sul nostro navigatore, non ci resterà altro che partire. Quando saremo giunti nel luogo di partenza, accenderemo il dispositivo ed una volta che esso avrà ricevuto il segnale dai satelliti ci apparirà nello schermo la traccia con un numero progressivo che ci segnalerà la direzione in cui il percorso andrà seguito ed un triangolino indicante la nostra posizione. Zoomando avanti e indietro potremo vedere maggiore o minor dettaglio a seconda della necessità.
Se volete scaricare o condividere tracce di percorsi per mountain bike nella sezione Itinerari in MTB di Life in Travel, trovate alcuni percorsi nel nord Italia ed in particolare in Trentino Alto Adige con relativi links per scaricare i files. Personalmente trovo inoltre ottimamente sviluppato il portale Every trail (inglese) su cui sono presenti migliaia di tracce. Altri siti con un buon database di percorsi GPS per MTB sono Giscover e Turbolince.

Per la condivisione online vi potrebbe interessare la guida in cui spieghiamo come creare mappe di google maps dalle nostre tracce GPS mentre per pianificare le vostre escursioni sono interessanti le guide in cui si parla di come creare una traccia GPS a tavolino con google earth oppure come creare una traccia GPS con Qlandkarte GT. Un altro utile programma per l'elaborazione dei nostri dati digitali è Mapsource: ecco la guida al software Garmin

 
 
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Leo

ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.

EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.